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Dolofortia in poema

Preambolo autoriale (l’avrei scritto in terza rima ma, non me ne vogliate, non ne avevo voglia)


Quella che leggerete è l’ammissione di un uomo non qualunque. I fatti
che seguono in successione hanno 2.000.000 di motivi non fratti:
niente risvolti politici o movente personale. Nessuna radice sociale, né antefatti.
Cagione alcuna, o causale. Se non 250.000 euro di compenso a contratto.
Onorario, luoghi e obiettivi in modo razionale verranno forniti alle autorità su di un piatto,
al fine di collegare gli assassinii, archiviarli e rivolgersi ai parenti in modo non artefatto.


Cantica- vittima n° 8
Ritorno nella “Città Meneghina”


Osservo le persone e le cose da un cerchio.
Sono paziente, mai soverchio.
Meticoloso, brevi comparse in luoghi tra loro distanti.
Nel mio lavoro occorre avere mani come guanti.
Non ricordo quando, ma esattamente da dove iniziò.
Né il motivo, ma per un buon motivo ancora non mi fermerò.
(Milano)


Cantica- vittima n° 7
Nella “Bellissima prostituta”


Nella Big Easy nel visore
c’era, di cui non ricordo il nome, uno scrittore.
Fu intricato per via di una chiassosa sfilata.
Ci torno volentieri per la cucina curda speziata.
(New Orleans)


Cantica- vittima n° 6
“La Città dei Gigli ”


Nella città di Alighiero la tacca di mira
era su di un attore. Un cadavere che respira.
Ero davanti a un Brunello, così lo definì il committente.
Con qualche linea di febbre e un raffreddore incipiente.
(Firenze)


Cantica- vittima n° 5
“La Città fangosa”


Dove gli alberi stanno in acqua, fu un giornalista sportivo
a trovarsi sulla linea di fuoco. Quando torno qui sono recidivo:
un giro per Kensington Market con i suoi negozi e l’emporio…
qualche camicia alla francese senza taschini, e gemelli d’avorio.
(Toronto)


Cantica- vittima n° 4
“La Capitale della Pace”


Nel bersaglio fu la volta di un imprenditore.
Micragnoso. Detto “Lo sbricio”. Di qualunque visitatore
o residente Jet d’eau è la meta. Vi si discute di utili e di tassi.
Io mi fumo una Davidoff, e vi faccio quattro passi.
(Ginevra)


Cantica- vittima n° 3
“La Città del Leone”


Toccò a un regista di fantascienza.
Il grippaggio dello strumento non ebbe esiziale conseguenza
per il mio conto corrente. Amo l’elevata qualità…
vi torno per il Marina Bay Sands con la sua piscina sulla città.
(Singapore)


Cantica- vittima n° 2
“La Città delle 100 guglie”


Freddai un politico in un batter di ciglia.
Non mi faccio mai mancare del buon jazz e una bottiglia
di assenzio in una crociera nel centro di notte.
Dal mio tavolo a prua osservo le anime assorte.
(Praga)


Cantica- n° 1
“La Madre del Mondo”


Sul lungomare La Corniche ammazzai un tennista.
Non andai via subito, rapito dalla suggestiva vista.
Quando mi capita di tornare qui, soggiorno a Dokki:
piscina, golf e abbienti giocatori… potrei uccidere per gli scacchi.
(Il Cairo)




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Opera scritta il 19/07/2024 - 08:38
Da Mirko D. Mastro
Letta n.326 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Non so se ai parenti, importerebbe qualcosa, ma dai cadaveri non credo si ricavi proprio niente. Conosco un poco IlCairo e anche il duomo di Milano, dietro le guglie e i minareti, si uccide molto bene, per qualche buon bicchiere di assenzio e limonata. Si deve proprio dire che l'assassino qui è raffinato, originale proprio, difficile sarà stanarlo. Complimenti nemmeno E.A.Poe.....

Anna Cenni 19/07/2024 - 11:37

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