Poussoir
Abbottono a fili di spago come capelli d'angelo caduto le luminarie, e al duffle gli alamari ma dalla fodera rosso cotto tartan per apprezzarne i quadri, che son tele al cielo d'inverno i laterizi attorno.
E prende vita la ringhiera.
Per mano la tua assenza, muovo passi appena da farmi avanti nel grigio che si fa viola dell'intermittenza dei lampioni.
C'è nebbia, che vien pace sui fari spenti delle automobili.
Da scale tra abeti di lumini fiochi faccio ritorno, a letto la federa accanto sa di gioia nei poussoir chiusi come i tuoi occhi.
E prende vita la ringhiera.
Per mano la tua assenza, muovo passi appena da farmi avanti nel grigio che si fa viola dell'intermittenza dei lampioni.
C'è nebbia, che vien pace sui fari spenti delle automobili.
Da scale tra abeti di lumini fiochi faccio ritorno, a letto la federa accanto sa di gioia nei poussoir chiusi come i tuoi occhi.
(da L'anima dell'archetto)

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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie di cuore


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Molto piaciuta la chiusa.





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Un racconto splendido complimenti


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Tratto dal racconto Babbo Natale in montgomery viola, che scrissi tempo fa e ho mischiato col tuo.






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Avessero detto che il quadrato viola fosse una federa, qualcuno non avrebbe cantato una si cosa noiosa, da far addormentare e viola diventò dalla vergogna nascondendo il viso in un montgomery.
Questo è un bel racconto natalizio scritto con l'eleganza che ti compete. Complimenti!
Questo è un bel racconto natalizio scritto con l'eleganza che ti compete. Complimenti!



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