quando ancora il sogno mi carezza
amo udir la natura che rinnova
il suo coro di voci con gaiezza.
Sento il cinguettar d’un passero sul ramo,
la notte si ritira per fare spazio al giorno
un cuculo sull’albero lancia il suo richiamo
e intanto mille voci rispondono d’intorno,
poi d’improvviso di colpo tutto tace,
rifugge il buio e la mattina prende forma,
perfino la cornacchia col suo cra-cra loquace
zittisce al miracolo del sole che ritorna
e le creature che vivono allo scuro
e che soltanto dal buio son protette
ritornano in un luogo più sicuro
che al rapace l’ingresso non permette.
I grilli nei campi si dissetan di rugiada
prima che i raggi ne sciolgano ogni traccia
l’incauto riccio s’avventura sulla strada
ignaro di quel bruto che lo schiaccia.
La brezza che fa ondeggiar le fronde
e sospinge nel cielo qualche foglia
nell’aria mille voci ora diffonde
e annuncia che il giorno è sulla soglia.
Nelle vie di un paese che al suo dì ritorna
compare il venditor con tutti i suoi giornali
con le notizie ancora un po’ ci aggiorna
su questo nostro mondo forse pien di mali.
Una madre trascina già impaziente
per la mano il suo bimbo che sbadiglia
ma il cuore deve stare indifferente
è il suo lavoro che mantiene la famiglia,
non può ascoltar le lacrime del figlio
che vorrebbe restare con la mamma
per evitar l’asilo cerca un appiglio,
è piccolo ma già vive il suo dramma.
Tutta la natura col suo ciclo che riparte
con le gioie, i dolori e con il mio stupore
con la meraviglia che ho di farne parte
e sempre con la voglia di dare solo amore.
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il ciclo della vita continua ,si rinnova.APPREZZATA ,complimenti GIOVANNi,serena notte