No, nun c’è sta gnente da fà.
Quanno che me metto a rimà
e vorebbe proprio fà er serio
scrivenno co’ ‘n certo criterio,
Quanno che me metto a rimà
e vorebbe proprio fà er serio
scrivenno co’ ‘n certo criterio,
obbliganno sta cavolo de mano
a scrive in perfetto itajano,
pe’ cercà de inseguì la meta
de scrive come 'n vero poeta,
che vòi, gnente da fa, ciccia,
la rima me se ‘mpiccia,
me se blocca sulle dita,
me sento la testa svampita.
Ma nun sò mica barzellette
quelle che ‘r core mio dannato
a ‘n artro core disgrazziato
ciavrebbe voja de trasmette.
Ognuno poi cià la lingua che je s’addice
nu mme rinfaccià perciò quarche erore,
è solo che la rima mia drent’ar core
cià pe’ fortuna n’artra musa ispiratrice
Opera scritta il 21/09/2014 - 20:22
Letta n.1120 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
BELLISSIMA dialettica nella tua opera,piaciuta,bravo PAOLO
genoveffa 2 frau 22/09/2014 - 23:28
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Bravo Paolo, bravo!! La poesia come la tua , non la riuscirei a farla, sono negata...
Complimenti, anche per la scritta in dialetto.
Complimenti, anche per la scritta in dialetto.
Paola Collura 22/09/2014 - 20:07
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LE POESIE CHE HAI NEL CUORE sono BELLISSIME...Il più esigente poeta non cambierebbe una virgola! E poi, non vuoi considerare l'eccezionale simpatia tua! BRAVISSIMO!. Io non amo i voti, e poi "eccellentissimo" non c'è, altrimenti quello ti darei! Vera
Vera Lezzi 22/09/2014 - 17:57
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