Non c'è dubbio il dubbio mi rimane sotto
nella dissipazione momentanea di un'intesa
ne questo corpo pesa cucendo le ferite
di questa sarta notte degli assenti infami
nella dissipazione momentanea di un'intesa
ne questo corpo pesa cucendo le ferite
di questa sarta notte degli assenti infami
che il peregrinare goffo delle pestilenze
e delle inviperite inquietudini nostrane
di là dal bene e da quel male intatto
di addii che sembrano coatta delusione
nell'iperbolica armonia di un fiore donna
dalle sue stesse ceneri in tenera rivolta
dimenticate tra ginecologiche importazioni
dentro il miocardio avulso delle convulsioni
Opera scritta il 08/10/2014 - 07:32
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