E' triste l'inverno
per chi non ha
come potersi
riscaldar!
Ma per natura
ognuno si arrangia:
per chi non ha
come potersi
riscaldar!
Ma per natura
ognuno si arrangia:
chi con la legna
dal bosco raccolta,
chi col carbone
e coperte di lana,
mentre molti hanno
casa ben riscaldata
c'è chi si volta
e si rivolta,
pur di stare,
al caldo
e tra le braccia
avvolta.
Col freddo vento
che entra da per tutto
e congela faccia,
gambe, mani e ossa,
per gli anziani è
un momento brutto.
Ed è ancor peggio
per i senza tetto,
che vivono per terra
e tra cartoni,
abbandonati da tutti
e dal suo letto.
Indifferenza strana
che fa pensare
che oggi la vita
non ha più valore,
con chi spende e spande
e butta a mare
e chi per strade muore
solo e senza un fiore.
Opera scritta il 23/10/2014 - 00:24
Da Aldo Messina
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Commenti
Riflessiva e molto profonda. Sì Aldo, non ci si dovrebbe mai dimenticare di chi non ha niente, specie ora che l'inverno sta per arrivare. Concordo con Romualdo, l'indifferenza è proprio una brutta cosa! Buona giornata,
Chiara B. 24/10/2014 - 10:40
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Leggendo questa tua
mi sono commosso e
nello stesso tempo ritrovato.
Hai saputo descrivere il male e l'indifferenza di questa odierna società.
Un saluto di stima Aldo.
Bravissimo.
mi sono commosso e
nello stesso tempo ritrovato.
Hai saputo descrivere il male e l'indifferenza di questa odierna società.
Un saluto di stima Aldo.
Bravissimo.
Mario Bruno Ciancia 23/10/2014 - 21:58
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Un distico di chiusa eccellente.
Il problema della nostra civiltà è proprio l'indifferenza.
Molto piaciuta e condivisa.
Romualdo
Il problema della nostra civiltà è proprio l'indifferenza.
Molto piaciuta e condivisa.
Romualdo
Romualdo Guida 23/10/2014 - 17:25
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Anche io ho, tra le mie vecchie poesie, una intitolata "Fratello Barbone"...Si parla sempre tanto di un amore che, in fondo, è soprattutto soddisfazione di sé stessi, mai abbastanza dell'amore vero: quello nei confronti dei più sofferenti ed abbandonati. GRAZIE, Aldo, per questa tua, così coinvolgente. Vera
Vera Lezzi 23/10/2014 - 13:46
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Un notevole pensiero spontaneo per l’innocenza dimenticata, per le basilari necessità di quel mondo nascosto che non chiede e che nessuno vede.
Ugo Mastrogiovanni 23/10/2014 - 11:54
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