La mia febbre si estande
su distanze profonde
cave;
vedo fondere il mare in
una goccia.
Che copra
unica
tutta la terra
nella tua mano
e non rimanga
più nulla.
su distanze profonde
cave;
vedo fondere il mare in
una goccia.
Che copra
unica
tutta la terra
nella tua mano
e non rimanga
più nulla.
Nota: Che chiunque possa toccare quell'unica goccia di vita, tanto agognata nei momenti difficili dell'esistenza. Non esisate a custodirla, a farla crescere e germogliare tra sogni e speranza.
Poesia scritta il 21/04/2019 - 17:26
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Commenti
Pare un invito ad una pulizia universale - in questo momento di rinascita è auspicabile - quasi un nuovo diluvio che spazzi via il male. Un testo interessante che ho apprezzato molto.
Margherita Zocco 22/04/2019 - 07:18
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Molto bella
Maria Isabel Mendez 21/04/2019 - 21:27
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Bellissima sintesi dell'infinito possibile.
Ernesto D'Onise 21/04/2019 - 20:34
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