nella bottiglia da recapitarti,
con le tue mani che sapevano
toccare per guarirmi.
Con la vestaglia di seta azzurra
sgualcita nell'orlo,
e in quel tuo sguardo
offuscato dagli affanni e
da piccole rughe di grafite.
"Non ho tempo dicevi,
non ho clessidre tra le mani
per misurare distanze e tenerezze,
solo la speranza di non perderti
in questo amore che per te
sento. "
Voglio raccontarti nella tua gelosia,
di sguardi furenti e cuore impazzito,
con ì tuoi capelli che lasciavi cadere
liberandoli dal fermaglio,
in quelle schermaglie d'amore,
dove io ero perdente,
per il semplice fatto che eri
cosi incantevole,
che mi disarmavo sorridendo.
Voglio raccontarti madre dei miei figli,
madre universale nel grembo,
che concepisce la vita e rende
splendore alla mia vita,
nel mio rifugiarmi bambino sul tuo seno,
ad ascoltare perle di pioggia
e la cantilena dell'acqua
che scorre nei pluviali.
Voglio raccontarti quando stavi andando via,
senza più sogni da vivere,
ne' amore da poter colmare,
nella tua dignità,
nella tua innocenza,
di donna che incide il mio petto
e lascia nel mio essere solchi
indelebili d'amore.
Poesia scritta il 10/09/2019 - 01:14Voto: | su 6 votanti |
laisa azzurra
12/09/2019 - 10:26
Mirko (MastroPoeta)
10/09/2019 - 16:49 Complimenti anche per questa poesia molto coinvolgente.

Teresa Peluso
10/09/2019 - 16:48 
Maria Isabel Mendez
10/09/2019 - 15:20
MARIA ANGELA CAROSIA
10/09/2019 - 13:25
Grazia Giuliani
10/09/2019 - 13:02 
Francesco Cau
10/09/2019 - 12:09 Colgo l'occasione per ringraziarti sull'esatta e precisa interpretazione nel commento fattomi. Bravissimo per la tua opera! Ciao!

santa scardino
10/09/2019 - 12:03

mirella narducci
10/09/2019 - 11:55

Anna Maria Foglia
10/09/2019 - 11:27



