Distesa sull'erbetta verde,
nel pieno giorno d'Agosto
astro nella notte,
nel pieno giorno d'Agosto
astro nella notte,
più d'Afrodite stessa languida,
d'Artemide agile e fiera,
pura come creatura,
la posa tua nessun artista poté creare,
l'occhi strizzati nel sorriso,
quanto quel che nel petto reco, tenero,
morbidi zampini,
con vezzosa carineria
fil di ferro senz'inganno dissimulanti,
tinte di Primavera
sul lindo pellicciotto,
foglie d'Autunno prive di malinconia.
Distante quanto basta,
accarezzato dallo sguardo tuo amoroso,
da muliebri, nobili baffetti,
in silenzio mi beai,
conoscendo il dispiacere che m'avrebbe afflitto,
se in allarme fosse mutato.
Sei tutta la mia religione.
Com'è aliena la meraviglia tua,
dalle cosce sguaiate e tornite
d'una zoccola da inforcare,
scalza e lasciva nei tacchi a spillo rossi.

Da Aldo Romita
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Commenti
Si, ora tutto più chiaro, grazie. 



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Beh, alcuni uomini sono innamorati del micio, e della sua straordinaria grazia, altri sono a volte più dei corteggiatori del ventre che della spiritualità nella donna. Quando capita che in un uomo si riuniscano entrambe le caratteristiche, vi sono momenti in cui egli stesso, pur non potendo mutare la propria natura, ne coglie lo stridente contrasto. A volte quando accarezzo o ammiro un bel gatto, maschio o femmina che sia, mi sembra d'avvertire come una brezza limpida che, momentaneamente, spazza via quel che di torbido vi è nel mio animo. Spero di essere riuscito a farmi comprendere. 



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Una bella dedica ad una gatta di fatto ma non ho compreso che cosa ha a che fare nella lirica l'ultima quartina di chiusura.


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