Alla rugiada d’ulivo sopì l’agnello, si affievolì il cero
Al cuor mio palesi che nulla sia
mutato, che ti ferisce anche
il sol sentire che lo adduco, così penso…
dimmi allor che sono i fili assorti ramati
e dove è l’avola automobile, perché non
calmi più il respiro mio come fa l’incenso.
Mi son occorsi quattro stagioni e ventun
dì, or ho appreso che i nostri figliuoli non
sarebbero felici con me, dalla loro voce:
si ammanta di zuccheri la lepre, dalle ali
di crema di colomba e cioccolato al pari,
rito a me stantio di campane sulla croce.
mutato, che ti ferisce anche
il sol sentire che lo adduco, così penso…
dimmi allor che sono i fili assorti ramati
e dove è l’avola automobile, perché non
calmi più il respiro mio come fa l’incenso.
Mi son occorsi quattro stagioni e ventun
dì, or ho appreso che i nostri figliuoli non
sarebbero felici con me, dalla loro voce:
si ammanta di zuccheri la lepre, dalle ali
di crema di colomba e cioccolato al pari,
rito a me stantio di campane sulla croce.
- “in tutto c’è una morale, se si sa trovarla” L. Carroll, buona Pasqua
(da Fiocchi d'avena e d'Anima)

Letta n.260 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Versi che strappano jl cuore e che feriscono anche l'anima di chi li legge. Un plauso al poeta e un abbraccio all'uomo.





--------------------------------------
Belli gli occhi di chi non sa mentire, son figli pezzi di cuore strappati a morsi.Complimenti!! Strugge, quanto basta.E basta.
O:- )




--------------------------------------
In tutto c'è una morale se per natura si ha. Testo molto poetico e pieno di immagini evocative. Un caro saluto


--------------------------------------
Piaciuta moltissimo questa triste lirica dai risvolti quasi drammatici ...





--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.