CHE AFFANNO QUESTA UMANITA'
Non posso restare chiusa
nel pentagramma
le cinque righe
mi soffocano.
Faccio discorsi
allo specchio
ammutinati colloqui
dove c’è un’altra me.
Provo a navigare
in segreti passaggi
in mappe matrigne
fino ad approdare
alla fonda dei pensieri.
Le note aprono
le porte della fantasia
intreccio i ricordi
che fioriscono
nel giardino dei sogni...
mentre il vento disperde
la musica dolce dell’anima.
nel pentagramma
le cinque righe
mi soffocano.
Faccio discorsi
allo specchio
ammutinati colloqui
dove c’è un’altra me.
Provo a navigare
in segreti passaggi
in mappe matrigne
fino ad approdare
alla fonda dei pensieri.
Le note aprono
le porte della fantasia
intreccio i ricordi
che fioriscono
nel giardino dei sogni...
mentre il vento disperde
la musica dolce dell’anima.
Mirella Narducci
Poesia scritta il 08/04/2024 - 12:25
Letta n.281 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Delicata lirica questa tua, scritta con un linguaggio semplice e ricco di d'immagini...
Francesco Cau 09/04/2024 - 14:37
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