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E fu subito sera

Nacque l’alba
e fu subito sera
le stelle si eclissarono e la Luna
invereconda
se ne andò a dormire.


Un vento gelido soffiò sulla mia pelle
s’increspò il mare
ed io di slancio
voltai lo sguardo verso la scogliera.


Pensai all’ira
che senza alcun riguardo
a lei s’infrange l’onda
che non scalfisce ne l’affonda.


La stessa ira che ho patito io
sotto l’impeto furente della vita
che il destino aggueffa e punta a sorte
al par d’un baro
che sa delle mie carte.



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Poesia scritta il 28/06/2024 - 11:31
Da Francesco Scolaro
Letta n.396 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Piaciuta, complimenti

Mary L 30/06/2024 - 22:28

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Che meraviglia! Troppo bravo. Le immagini che evochi sono potenti e cariche di emozione. Complimenti. Un caro saluto

MARIA ANGELA CAROSIA 29/06/2024 - 08:49

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Una poesia che racconta come l'onda, similitudini tra l'uomo e la natura si accompagnano...molto bella. Complimenti per le metafore

Margherita Pisano 28/06/2024 - 21:23

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Molto apprezzata e piaciuta

Maria Luisa Bandiera 28/06/2024 - 16:12

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