Attratto 
da congenito luddismo
rinnegò il modernismo
rinnegò leggi e clamore
ma non il codice d’onore.
da congenito luddismo
rinnegò il modernismo
rinnegò leggi e clamore
ma non il codice d’onore.
Sapeva inscenare 
don Pasquale
su quel lettino d’ospedale
era morto, per certi versi
per fittizia catalessi.
Con scaltrezza lui tramava
mentre il medico accorreva
per vergar falso decesso
e schivar giusto processo.
Tra la folla, nel corteo
c’èra pure don Matteo
fautore dello sgarro
a sfilare dietro il carro.
Impaziente e senza indugio
lui lo scorse dal pertugio
prese la mira e dalla bara
fece cantare la lupara.
            
Poesia scritta il 30/07/2024 - 12:09Letta n.402 volte.
			
			
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Commenti
La lupara canta ad ogni ora, hai messo del ritmo come quando lei spara!! Molto molto bella!! 

Anna Cenni  
 31/07/2024 - 11:46 --------------------------------------
Complimenti!  

Maria Luisa Bandiera  
 31/07/2024 - 11:17 --------------------------------------
Far credere ciò che non è, per uccidere poi. Molto significativa e intensa. Bravissimo 

MARIA ANGELA CAROSIA  
 30/07/2024 - 17:43 --------------------------------------
Bravo come sempre. 
  
  
Francesco Cau  
 30/07/2024 - 17:25 --------------------------------------
  
            
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