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Con una stringa slacciata

Era settembre che
la tua voce come un filo
di lana dal gomitolo del
cestino di nonna, dritta sui
ferri da maglia fin in
punta, poi sospesa alla oramai
avviata separazione sciolse
gl'indugi, da lui che ti picchiava.


Era di febbraio che
per una bugia, tua
a fune di vergogna al noce nero
sul Lambro su voce rotta di
alzavola al rosa dolce in cielo
lui appena sulle punte così,
madre con una stringa slacciata
a ferri dritti se ne andava.



(Anello di lacrime)



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Poesia scritta il 02/09/2024 - 06:42
Da Mirko D. Mastro
Letta n.468 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Mi piace molto il commento di Anna e se posso mi associo! Complimenti!

Maria Carla Pellegrini 04/09/2024 - 17:41

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Il cielo allora con stringhe si coprì gli occhi pieni di gocce, non potè alzare i tacchi e gli toccò guardare.Iniziò a lasciar andare tempesta e vento sul cuore. Struggente impolverata di mestizia all'occhio.

Anna Cenni 02/09/2024 - 12:13

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Veramente commuovente, complimenti.

Maria Luisa Bandiera 02/09/2024 - 07:38

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