All’interno
di uno spazio algido e infecondo
lo specchio della verità va in frantumi
e nei cocci,
minuscoli e taglienti,
si riflettono egotismi esistenziali.
di uno spazio algido e infecondo
lo specchio della verità va in frantumi
e nei cocci,
minuscoli e taglienti,
si riflettono egotismi esistenziali.
A chi toccherà, mi chiedo,
rimettere in asse quest’orbe sbilenca
chi olierà
questa cremagliera arrugginita
chi rinsavirà
queste menti bislacche
che non riescono più a sceverare
il lecito dall’immorale
onde impartire la legge dei giusti?
Dove impera il caos
manco al destino riesce l’intento
e se un dì regnava l’immutabile
adesso
pure il Verbo non è più una costante
dentro e fuori della sua dimora.
Poesia scritta il 29/10/2024 - 14:57
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