Senza
che l'ordinato prato rubasse attenzione
per una margherita rimasta
a capo chino
o
per un accasciato stelo d'erba
pigro di vita.
Senza la voce
di
un crespo di mare
tornato in acqua
prima
di redimere
la sabbia.
Senza un rufolo
di vento
a giocar dadi
tra carte
d'inchiostro rotolate al margine della strada.
Senza che quel mattino fosse sale
il sorso del caffé.
Senza segno
ancor più
mi sperdo
in quell'attimo
che fosti sola.
che l'ordinato prato rubasse attenzione
per una margherita rimasta
a capo chino
o
per un accasciato stelo d'erba
pigro di vita.
Senza la voce
di
un crespo di mare
tornato in acqua
prima
di redimere
la sabbia.
Senza un rufolo
di vento
a giocar dadi
tra carte
d'inchiostro rotolate al margine della strada.
Senza che quel mattino fosse sale
il sorso del caffé.
Senza segno
ancor più
mi sperdo
in quell'attimo
che fosti sola.
Poesia scritta il 24/12/2024 - 20:52
Letta n.27 volte.
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Commenti
Piaciuta e apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 25/12/2024 - 09:26
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