Piccoli passi crepitio
nelle suole
sparsi i cristalli
come singhiozzi
gelati in gole
di marmo, gli occhi
si fecero fumo
sui muri scrostati
bucati da odio
feroce, i libri
sfogliati dalla
furia di elmetti.
Dita lunghe
sospese su corde
di arpe e violini,
la città si irrigidì in scintille
di fuochi
mentre la neve
cadeva e non
era più lieve.
Tutto fu fermo
e poi la quiete
divenne sciagura.
nelle suole
sparsi i cristalli
come singhiozzi
gelati in gole
di marmo, gli occhi
si fecero fumo
sui muri scrostati
bucati da odio
feroce, i libri
sfogliati dalla
furia di elmetti.
Dita lunghe
sospese su corde
di arpe e violini,
la città si irrigidì in scintille
di fuochi
mentre la neve
cadeva e non
era più lieve.
Tutto fu fermo
e poi la quiete
divenne sciagura.
Poesia scritta il 04/01/2025 - 17:57
Da Anna Cenni
Letta n.69 volte.
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Commenti
E grazie di cuore anche a te Francesco.
Anna Cenni 05/01/2025 - 12:49
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L'intensità dei tuoi versi stanno a testimoniare l'orrore di quei giorni che sono rimasti incisi nella mamoria. Molto brava, come sempre, ciao
Francesco Scolaro 05/01/2025 - 10:02
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Tratta da un vero evento successo la notte 9/11/1938
in varie città...di ghiaccio. Vi ringrazio di cuore MariaLuisa e Mirko.
in varie città...di ghiaccio. Vi ringrazio di cuore MariaLuisa e Mirko.
Anna Cenni 05/01/2025 - 08:13
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Molto triste fino alla chiusa che riporta sventura.
Maria Luisa Bandiera 05/01/2025 - 07:41
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Testo che cela tristezza e sgomento, e cuori ghiacciati di cristalli acuminati...tutto sotto un manto di delicata neve
Mirko D. Mastro 05/01/2025 - 07:18
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