Non è triste la tristezza
dopo l’ora avversa del preludio,
è triste il suo diniego,
è triste la vana illusione
che il sole allo zenit
possa inchiodar l’estate alla parete.
dopo l’ora avversa del preludio,
è triste il suo diniego,
è triste la vana illusione
che il sole allo zenit
possa inchiodar l’estate alla parete.
Forse è tempo di ascoltare
la voce flebile del vento
e percepire appieno il suo lamento.
Forse è tempo di fermarsi
ai bordi del camminamento
ed osservar la luna quando è sera
quando i fili d’argento illuminano
gli antri oscuri dei perchè.
Poesia scritta il 09/05/2025 - 11:35Letta n.298 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bravo, cone dici tu fermarsi e osservare la luna 

Mary L
11/05/2025 - 21:38 --------------------------------------
È vero, dipende che tristezza: non tutta porta con sé negatività. Esprime sempre con sensibilità, pensieri profondi. Complimenti di cuore. 

MARIA ANGELA CAROSIA
10/05/2025 - 11:29 --------------------------------------
Sempre bravo!


Maria Luisa Bandiera
09/05/2025 - 16:12 --------------------------------------
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