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Legenda
= Poesia
= Racconto
= Aforisma
= Scrittura Creativa


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In quel darmi la buona notte di schiena

15 agosto 2024, Tennessee
(13.35)


Lo scrittore:
Ho messo a dormire i sogni, e indossata la quotidianità non appena mi è ritornata in mente la mail che mi hai inviata più di un mese fa con la scadenza per la consegna della bozza del nuovo libro


15 agosto 2024, Alabama
(13.43)


L’editrice:
Alla mia non rispondesti, ora ti scriverei di non mandarmi bozze se prima di scrivere non abbandoni la tua mente a girovagare senza meta, fissando solo gli occhi a un punto nel soffitto da fare almeno una volta al giorno per un mese. Senza appoggiar le dita ai tasti, ma a stare steso e non far niente.


15 agosto 2024, Tennessee
(13.47)


Lo scrittore:
Rinunciando ad andare a letto senza sonno, ho cercato di starmi vicino e ho cominciato a battere a macchina della paura che fanno i miei occhi riflessi nel bicchiere del whisky, ritrovandomi accanto il sonno al mattino. Ti ho trovata che guardavi le onde così femminili e così ostinate. E simili tra voi. Seduta alla luce della luna che lambisce il mare, e si specchia nei tuoi occhi.


15 agosto 2024, Alabama
(13.50)


L’editrice:
Ti ho ritrovato, adesso che hai guardato ogni piega del soffitto, capisco come sei riuscito a vedermi in riva al mare. Ci sto tutte le notti e guardo dentro ogni onda, non so cosa cercare, lascio che ciglia lambiscano il biancore che vedo di riflesso sulla risacca e penso, penso a lasciare andare.
Questo potrebbe dire lei…


15 agosto 2024, Tennessee
(13.54)


Lo scrittore:
Poi, come le onde te ne sei andata. Come il gusto del whisky, morbidamente.
Avrei voluto sfilarmi dalla giacca per coprirti le spalle, e appoggiarti un raggio di luna sulla guancia con la mano. Avrei voluto… ma aprendo gli occhi ti eri fatta schiuma tra le mani vuote. Come il vuoto che lasciano le onde.


15 agosto 2024, Alabama
(13.57)


L’editrice:
Nella notte, mentre osservo dentro il buio questo mare, mi ritrovo come spuma a galleggiare; c'è intorno un odore aspro, come malto vecchio, misto a odor di sale.
Sento a volte una carezza ma è la brezza che mi abbraccia, vi è mancanza di pelle umida e alito notturno da fare in vece di un vento di velluto. Pare che mi dissolvo, ma sono sempre qui ad aspettare.
Continuerebbe lei


15 agosto 2024, Tennessee
(14.08)


Lo scrittore:
Sono andato a dormire talmente tardi e mi sono alzato talmente presto che per poco non incontravo
me stesso sulla riva…
I tuoi sorrisi che cadono di schiena, quelli sono le mani che mi aiutano a rialzarmi. Perché l’amore
è dormire con te ogni notte, anche se non nello stesso letto.
Amore è quando un pomeriggio estivo piove, ed è bello starsene schiena contro schiena a scrivere
due storie diverse. Ma insieme.


15 agosto 2024, Alabama
(14.14)


L’editrice:
Ricordo un pomeriggio alla mia scrivania, ti conoscevo appena. Un sorriso mio ti si appoggiò alla schiena quando ti alzasti per prendere commiato, e senza darmi poi la mano.
Fu lì che io pensai ad una freccia che si spinse nel costato, fu così, guardando fisso in cerchio. Gli occhi, si proprio quelli… sai, quando sembra non vogliano batter ciglia per paura di riaprirsi e non vedere più. Le rughe stanno in un bicchiere solo perché è il liquore che pare olio e fa leggere increspature, e sembra pelle. Non so ancora cosa sia, ma l'inquietudine che io mi porto dentro è sempre una ricerca, di me stessa o di chi potrebbe un giorno tenermi come si tengono le idee in un bicchiere
Leggendo le tue bozze, questo ho pensato


15 agosto 2024, Alabama
(14.25)


L’editrice:
…e potresti concludere
amore, è averci tra le dita.
E, dimenticavo… ma quel titolo, di schiena la buonanotte. Non venderebbe. Possiamo rigirarlo come si fa con le parole, metterlo a conca come qualcuno che protegge la sua mano.


Da Scout Finch


15 agosto 2024, Tennessee
(14.38)


Lo scrittore:
Non firmerò mai un mio libro con quell’assurdo titolo, Finch.
Senti un po’ il finale…
Arriverà un giorno in cui portandoti la buonanotte cercherò qualcosa tra le rughe cadute nel bicchiere e guardandoti, mi innamorerò ancora di te.


Jack Daniel's



-a quattro mani con l’autrice Anna Cenni



(Il tordo e sotto, i tasti di una Lettera 22)




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Racconto scritto il 17/08/2024 - 11:48
Da Mirko D. Mastro
Letta n.393 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stessa.
Harper Lee.
Per Scout e grazie a Daniel's J.

Anna Cenni 21/09/2024 - 19:04

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Nel testo si dice "mail", ma si legge "carta" perché lo scambio di missive scricchiola nella mente, gioca a rimbalzare tra le parole scelte e profuma di un piccolo sudore...
Grandi riferimenti e due splendidi autori come voi Anna e Mirko.
Bravissimi, a me è piaciuto tanto e spero ci sia un seguito a settembre, appena rinfresca

Grazia Giuliani 30/08/2024 - 20:53

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