Il paese delle meraviglie
Era il paese delle meraviglie nella fantasia di alcuni. Nella fantasia di altri però era il paese di una malefica strega che, nei racconti fantastici della gente, prese piede una bella fiaba che raccontava come in un luogo lontano ed oscuro fosse sempre inverno.
Stalattiti e stalagmiti davano al paesaggio un certo, non so che di magico per alcuni, ma un oscuro presagio per altri.
Non era vero né l’uno e neppure l’altro pensiero.
Era solo che in quel luogo, non c’era primavera né autunno e l’estate era brevissima per cui le nevi ed i ghiacci parevano eterni.
La fiaba raccontata dalle anime oscure diceva che quella malefica strega aveva in quel paese stregato, congelato e racchiuso tutti gli abitanti dentro le loro case, in modo che mai più potessero andarsene e lei la strega nera dei ghiacci eterni, si nutriva della loro tristezza per rimanere sempre a capo di quel piccolo paese.
La fiaba, invece, raccontata dalle anime pure e bianche come la neve stessa, diceva che quel paese del Nord era il luogo magico di Babbo Natale con tutti i suoi elfi che, instancabili, lavoravano tutto l’anno per preparare i doni che i bimbi gli avevano scritto nelle letterine dei loro desideri.
C’era sempre un movimento fervente tutto l’anno affinché Babbo Natale potesse il giorno di Natale sfrecciare con le sue bellissime renne nei cieli di tutto il mondo, così ogni anno la mattina del 25 dicembre i bimbi del mondo vedevano realizzati i loro desideri.
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