L'alba su Coriano
Aveva trovato pace Emanuele quella mattina di mughetti alla finestra.
Con Giulia la sera prima avevano parlato tanto, lei non era come tutti gli altri che lo facevano sentire come quel rametto appassito da recidere. Lei lo ascoltava, senza fretta lo aspettava quando le parole gli si stropicciavano in bocca e con pazienza ripeteva in un sorriso cose che parevano semplici. Emanuele sapeva che lo erano, ma non sempre riusciva a coglierle...
Giulia allora raccoglieva una carezza e lo guardava provarci.
Nella sala comune era appena stato accompagnato un nuovo paziente, Valerio dalla cartella che un infermiere soprappensiero aveva dimenticato aperta sul portariviste; di Valerio, 23 anni, diceva anche Disturbo irreversibile dell'apprendimento causato dall'abuso di droghe sintetiche.
Ma quel ragazzo in tutto come lui non aveva Giulia.
Così Emanuele pensò che per pranzo si sarebbero seduti insieme e lo avrebbe ascoltato, se avesse voluto parlare. E sorrise dando dell'acqua ai mughetti.
Davanti a quell'alba dalla finestra Emanuele aveva, forse, trovato un po' di pace.
Con Giulia la sera prima avevano parlato tanto, lei non era come tutti gli altri che lo facevano sentire come quel rametto appassito da recidere. Lei lo ascoltava, senza fretta lo aspettava quando le parole gli si stropicciavano in bocca e con pazienza ripeteva in un sorriso cose che parevano semplici. Emanuele sapeva che lo erano, ma non sempre riusciva a coglierle...
Giulia allora raccoglieva una carezza e lo guardava provarci.
Nella sala comune era appena stato accompagnato un nuovo paziente, Valerio dalla cartella che un infermiere soprappensiero aveva dimenticato aperta sul portariviste; di Valerio, 23 anni, diceva anche Disturbo irreversibile dell'apprendimento causato dall'abuso di droghe sintetiche.
Ma quel ragazzo in tutto come lui non aveva Giulia.
Così Emanuele pensò che per pranzo si sarebbero seduti insieme e lo avrebbe ascoltato, se avesse voluto parlare. E sorrise dando dell'acqua ai mughetti.
Davanti a quell'alba dalla finestra Emanuele aveva, forse, trovato un po' di pace.
(da Attimi di prosa)
Racconto scritto il 06/01/2025 - 07:27
Letta n.37 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Questo racconto mi ha commosso per la tenerezza che sprigiona. Bisogna avere dolcezza ed entrare nella mente e nel cuore di questi giovani sfortunati. I miei complimenti
Francesco Scolaro 06/01/2025 - 19:01
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Un racconto che è come una folata di vento che scompiglia improvvisamente i capelli e ti cala un brivido fugace!! Sensazionalmente faccio complimenti!!
Anna Cenni 06/01/2025 - 11:53
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