In fila all' Ufficio postale...
Le istruzioni sono:
...le persone, un oggetto. Una storia
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Sara
In fila all'ufficio postale, una signora di mezza età, stringeva tra le mani una lettera.
Il volto era pensieroso, ma allo stesso tempo dai suoi occhi s'intravedeva una piccola luce.
Teneva sulla spalla una piccola borsa nera, mentre le sue mani facevano vedere quanto quella stretta alla busta fosse così intensa.
I suoi piedi stanchi ma coraggiosi erano arrivati fino a lì.
Stanchi per tutto il tempo perso a nascondersi dietro l' orgoglio e a tenersi tutto dentro.
A volte dimostrare il bene quando si è feriti, non è facile.
Non poteva più aspettare, l'inchiostro delle parole erano uscite sul foglio quella mattina, insieme ad una lacrima.
Fece un sospiro, era arrivato il suo turno.
Il cuore batteva forte, la lacrima nel viso sembrava rimasta ferma sulla guancia.
Poteva ancora sentirla.
Si asciugò il viso con un fazzoletto e all' improvviso il profumo dei ricordi presero il sopravvento.
Un'altalena, una bambina che sorrideva chiamandola mamma, un tenero orsacchiotto stretto tra le braccia in un prato fiorito.
Non si erano più parlate dopo il divorzio con il papà.
Sua figlia, l'aveva incolpata per non aver aver fatto forse abbastanza per salvare la loro famiglia.
Ma di una cosa Sara era certa, l'amore che provava per lei non poteva finire.
Madre e figlia sono infinito amore e l' altalena ha sempre due posti per sedersi insieme.
Il volto era pensieroso, ma allo stesso tempo dai suoi occhi s'intravedeva una piccola luce.
Teneva sulla spalla una piccola borsa nera, mentre le sue mani facevano vedere quanto quella stretta alla busta fosse così intensa.
I suoi piedi stanchi ma coraggiosi erano arrivati fino a lì.
Stanchi per tutto il tempo perso a nascondersi dietro l' orgoglio e a tenersi tutto dentro.
A volte dimostrare il bene quando si è feriti, non è facile.
Non poteva più aspettare, l'inchiostro delle parole erano uscite sul foglio quella mattina, insieme ad una lacrima.
Fece un sospiro, era arrivato il suo turno.
Il cuore batteva forte, la lacrima nel viso sembrava rimasta ferma sulla guancia.
Poteva ancora sentirla.
Si asciugò il viso con un fazzoletto e all' improvviso il profumo dei ricordi presero il sopravvento.
Un'altalena, una bambina che sorrideva chiamandola mamma, un tenero orsacchiotto stretto tra le braccia in un prato fiorito.
Non si erano più parlate dopo il divorzio con il papà.
Sua figlia, l'aveva incolpata per non aver aver fatto forse abbastanza per salvare la loro famiglia.
Ma di una cosa Sara era certa, l'amore che provava per lei non poteva finire.
Madre e figlia sono infinito amore e l' altalena ha sempre due posti per sedersi insieme.
Scrittura creativa scritta il 07/11/2024 - 22:14
Da Mary L
Letta n.104 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Molto bello il tuo racconto,l'amore vince sempre. Buona domenica!
mare blu 10/11/2024 - 09:40
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Un bellissimo racconto tesoro, commovente e colmo di sensibilità, come sei tu... Un abbraccio forte
Margherita Pisano 08/11/2024 - 21:02
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Una storia che cattura e nello stesso tempo fa molto riflettere. Complimenti, ciao
Francesco Scolaro 08/11/2024 - 18:10
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Sempre belle e saggio le tue storie! È un piacere leggerti così tu sempre leggera, aerea direi!
Anna Cenni 08/11/2024 - 13:22
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