vorrei riviverti così
con il domani che preme
e degli amori è l’eco
con il domani che preme
e degli amori è l’eco
vorrei dimenticare 
questa pioggia di nervi
e concedermi alla luna complice,
quella dei fagioli con cipolla
e rosso il vino, 
quella del tempo fatto a mano 
dipanato tutto a piedi fino a casa,
quella gialla con i muri incrostati
e salutar Marcello sul più bello
quando si ride per un niente,
solo a contar le stelle
nel sogno che torna
e la punta della scarpa che spegne
l’ultima sigaretta 
su quest’altra Brescia che viene
insieme a quest’oggi
spiacevolmente sobrio
- un tempo il"frate" era un locale alla buona molto frequentato; un bel ritrovo in centro per noi studenti
Poesia scritta il 22/02/2015 - 18:05Letta n.1275 volte.
                        			
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Commenti
Chi non è stato "al frate" questa poesia non potrà mai capirla fino in fondo...beh Giovanni, io e te siamo quasi coetanei, io ho qualche anno in più, e la città è la stessa...molto apprezzata. ciaociao
. Focus  
 23/02/2015 - 07:41 --------------------------------------
Piaciuta!
Ciao Elisa
Ciao Elisa

elisa longhi  
 23/02/2015 - 05:35 --------------------------------------
Per non dimenticare! Bella descrizione. Piaciuta. 
  
  
  
  
  
  
luciano rosario capaldo  
 22/02/2015 - 21:59 --------------------------------------
  
            
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