Vi confesso un innocente reato:
amo insinuare lo sguardo
alle finestre illuminate,
nella notte,
e indugiare furtivo
nelle stanze in chiarore
abitate da ombre fugaci in opachi sfondi
di arredi sfuocati.
Mi sento timido ladro di frammenti
di vite sconosciute
e immagino sentimenti, lamenti,
risate -altre vite-
in ambienti colmi di una umanità
che mai conoscerò.
E le finestre come occhi dell'anima...
e le persiane come palpebre pesanti...
che si chiudono poi su un altro giorno
che mai tornerà.
Sorrido, pensieroso:
cullerò questo infantile tesoro
sul cuscino del mio prossimo riposo.
E chiederò perdono.......
amo insinuare lo sguardo
alle finestre illuminate,
nella notte,
e indugiare furtivo
nelle stanze in chiarore
abitate da ombre fugaci in opachi sfondi
di arredi sfuocati.
Mi sento timido ladro di frammenti
di vite sconosciute
e immagino sentimenti, lamenti,
risate -altre vite-
in ambienti colmi di una umanità
che mai conoscerò.
E le finestre come occhi dell'anima...
e le persiane come palpebre pesanti...
che si chiudono poi su un altro giorno
che mai tornerà.
Sorrido, pensieroso:
cullerò questo infantile tesoro
sul cuscino del mio prossimo riposo.
E chiederò perdono.......
Poesia scritta il 09/02/2016 - 18:24Letta n.1147 volte.
                        			
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Commenti
Ohi caro dietro ad una di quelle finestre ci sei te...che osservi...ti emozioni..e ti interroghi....e dopo ti concedi al riposo della dolce notte... cia Alberto ti abbraccio e ti auguro una notte serena.
Maria Cimino  
 11/02/2016 - 00:29 --------------------------------------
UN DECANTO ALTAMENTE ADORABILE... EVINCO IL COMPIUTO DI TANTI: IL RITORNO DELLA FELICITA' NEL SERENO DELLA NOTTE! 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 
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Rocco Michele LETTINI  
 10/02/2016 - 04:53 --------------------------------------
  
            
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