Pesante fardello si trascina sulle spalle,
uomo di piccola statura,
annerito dal sole che brucia
nelle ore più calde,
rovente d'estate
tra grovigli spinosi
smuove le sterili zolle
colpite dalla siccità
di secche stagioni.
Gli anni gravidi
di poveri raccolti
concessi con l'auspicio
di una preghiera.
L'uomo stanco si trascina
malamente,
a stento s'avanza
con fascine di legna
piegando il groppone,
dedito al faticoso lavoro
che spreme le forze
e deteriora le esili membra.
uomo di piccola statura,
annerito dal sole che brucia
nelle ore più calde,
rovente d'estate
tra grovigli spinosi
smuove le sterili zolle
colpite dalla siccità
di secche stagioni.
Gli anni gravidi
di poveri raccolti
concessi con l'auspicio
di una preghiera.
L'uomo stanco si trascina
malamente,
a stento s'avanza
con fascine di legna
piegando il groppone,
dedito al faticoso lavoro
che spreme le forze
e deteriora le esili membra.
Come ombra smagrita
sul declino del tempo
svanisce
in un lampo di luce al tramonto.
Poesia scritta il 19/02/2016 - 14:11
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Commenti
Daniela cara buona sera! Bella questa tua dedicata oserei dire a tutte quelle persone che tutti i giorni fanno i conti con un duro lavoro....portanto quel fardello sulle spalle con dignità... A te complimenti per la tua sensibilità..sempre attenta verso tutti....Ps. grazie per il tuo passaggio nella mia poesia...ti voglio bene..e lo sai..ti abbraccio ciao.
Maria Cimino 19/02/2016 - 23:17
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