Apro la porta ed eccomi al solito
angolo privo di geometria.
Tavoli e gente, appunto, al solito.
angolo privo di geometria.
Tavoli e gente, appunto, al solito.
Prima mi investe poi mi inebria
un'infilata di brille parole:
strane,
non straniere.
Si accodano una dietro l'altra,
miscelandosi e combinando un
delizioso girotondo di marchio
sudamericano.
Suoni,
svolazzi,
timbri a volte duri altre dolci:
briglie sciolte.
Un incontro di anime stanche,
forse sofferenti
ma legate insieme
per urlare
in questo
tempo
il loro
tempo:
gioia circoscritta e
vitale.
Il paese lontano,
l'origine di tutto
oltre il tutto.
La goliardica compagnia si divide.
Il suadente accento ora è muto:
l'abbraccio
sentito,
l'appuntamento
a un dopo.
Poesia scritta il 10/01/2017 - 17:36
Letta n.1239 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.