Lasciar ai defunti il dolce ricordo dei viventi 
ai viventi  il dolor della perduta carne ,
ma la spe  che non è solo polvere .
Agli alti pini  i suoi aghi perche si pavoneggi 
tra monti e valli !
Al fiume che scorre impetuoso  nel suo letto 
Il sapor del ciel ove nacque.
Al vento ,che tormenta  o carezza 
Il freno del bacio d 'Eolo delle divine guance 
Alle spighe ,oro nell erba ,la membranza  di seme  ,vita  che sempre meraviglia.
Al petto delle madre preme  il bocciol  delle labbra,  il figliol che amor riceve.
Al mar, suoi   segreti  i pianti di dolor 
I navigli  fatti tomba .
A chi per l 'onde cerca nuova lena ,
dal braccio di sicilia  ricolti 
nati dalla terra nera ,
Il bacio delle sposa 
Le carezze  dei fanciulli .
Al foco  che arde gaiardo
 e forte  ,rimanga 
Il crepitio  ,la legna fatta cenere.
Pittori  ,la vostra reliquia una tela 
che il tempo il color non scema, 
Musico ,all estremo passo, il flauto  
Il tuo ricordo .
Il giorno insegue la notte 
quella fugge al primo sole .
Ma l' un con l 'altra  lasciano 
vivaci  ombre .
Ed io cosa lascerò ,
se non queste  rime
dettate  dal cuor, 
per amor di te, poesia 
mia vita,  briosa compagna 
Corrado cioci
Poesia scritta il 22/06/2018 - 00:32Voto:  |  su 0 votanti  | 
	
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