Lei era D.
La sera prima la nebbia
si introduceva dal camino,
e ricordo di aver fatto
una gran fatica
ad accendere la stufa.
Ancora non sapevo
si sarebbe interrotto
un giovane cammino:
non ho parole per quanto
sentite, comunque vuote.
Ma ho per te una strofa.
S’era nascosta la sera
dietro la caligine
del focolare di Dio.
Io avevo un lieve malore,
e sulle mani la fuliggine.
Ma tu cominciavi sul calar
della sera a non percepire
più il tepore del caminetto.
Come può una madre assistere a Dio
che esce dalla sua caligine per lasciar una
figlia senza un’altra sera sopita nel letto…
si introduceva dal camino,
e ricordo di aver fatto
una gran fatica
ad accendere la stufa.
Ancora non sapevo
si sarebbe interrotto
un giovane cammino:
non ho parole per quanto
sentite, comunque vuote.
Ma ho per te una strofa.
S’era nascosta la sera
dietro la caligine
del focolare di Dio.
Io avevo un lieve malore,
e sulle mani la fuliggine.
Ma tu cominciavi sul calar
della sera a non percepire
più il tepore del caminetto.
Come può una madre assistere a Dio
che esce dalla sua caligine per lasciar una
figlia senza un’altra sera sopita nel letto…
Poesia scritta il 26/11/2018 - 06:14
Letta n.1150 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bellissima.
santa scardino 27/11/2018 - 17:26
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Umanamente, non si può...
molto bella.
molto bella.
Grazia Giuliani 26/11/2018 - 19:03
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Ad alcune domande nn esistono risposte, purtroppo.
Stupenda e toccante
Stupenda e toccante
laisa azzurra 26/11/2018 - 13:29
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