Una folata di vento in primavera mi ristora il corpo e la mente.
Il cibo preparato con tanto amore soddisfa le papille, ancor più il ventre.
Un sonno ristoratore, dopo lunghe notti
dal guanciale assente, rilassa il corpo fiacco.
Mirar dalla finestra una fogliolina che cade
si rigira nelle correnti dispettose e,
frettolose rallegra il cor.
Un tramonto sul mare quando par che vengono ad un patto cielo e
terra, commuove, dolce quadro di emozioni
Il volo sincrono di rondinelle stanche
che si librano nell’azzurro, l’estasi della
libertà, sogno, aroma di terra lontana
Quinci un passerotto si riposa su rami contorti,
che spera, è solo il piacer d’una piccola vita.
Quel mite fluir del fiume tra ciottoli
sicuri, la quiete dell’anima.
Quei dì piovosi, la malinconia che prende ,
di poi il piacer d’un camino acceso dalla scoppiettante legna
La lenta goccia di rugiada nella pineta,
canta la sua melodia sussurra all’udito
miti note.
Ma più piacer è sentire, vedere, amar,
soffrire. Allor ti sovvien d’esser vivo,
che sei un’uomo il giorno ancor sorge,
la notte rammuta da sempre le perdute
storie.
Corrado cioci
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