piovono da ogni bocca, assai “sinceri”,
sono espressioni...non ve n'è d'eguali
e soprattutto sono tanto “veri”.
Per preparare un pranzo prelibato
stamani stavo andando al mio mercato,
e tutti con sorrisi assai festanti
mi dicevano “auguri ti facciamo
per te e tua famiglia, auguri tanti,
in pace natalizia a te ci uniamo”,
ed io restavo allora assai commosso
di tanto amor dall'animo promosso.
C'era del ghiaccio in strada e, triste fato,
ho messo il piede, ahimè, sopra un lastrone
e sono sull'istante scivolato
restando steso a terra sul groppone..
Non potevo rialzarmi ed ho aspettato
che qualcuno un aiuto avesse dato.
Ma da quei che m”avevan detto “auguri”
poco prima, son stato ora ignorato,
non mi han considerato, e via sicuri
a far la spesa per il pranzo amato.
E m'hanno scavalcato, meno male,
altrimenti sarei nell'ospedale.
Sono rimasto a terra come un fesso
ed ho dovuto far tutto da solo,
a poco a poco in piedi mi son messo
dopo aver fatto quel tremendo volo.
E quindi zoppicando sono entrato
nel calore di quel supermercato.
All'ingresso una scritta colorata
porgeva un grande augurio ad i clienti,
ed io con gran sospetto l'ho guardata
e ho mormorato proprio a fil di denti:
“Se dall'augurio devo aver ventura,
mi sa che prendo un'altra fregatura!”
Anche da parte mia un augurio a tutti, nella speranza che sia sincero. Ma sarà anch'esso come il novantanove per cento degli auguri, diffusi dalla bocca con grandi sorrisi? ...ma non diciamo altro.
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