perché volevo entrare in Paradiso,
ma lui m'ha rimandato tosto indietro
e molto scuro mi ha guardato in viso.
“Qui non c'entri” m'ha urlato con minaccia,
“come sai ti succede sulla terra
da ogni posto ove vai te ti si scaccia
perché tu dappertutto porti guerra.”
Ci son rimasto male e allor gli ho detto:
“Costì vedo che c'è Napoleone
che non fu certo un angiol benedetto
e che guerre ne fece a profusione!”
S'è arrabbiato di brutto allora Pietro
con un gran grido, ahimè, da far paura
e con sguardo ch'era davvero tetro
mi ha investito: “Di ciò non è tua cura!
In Paradiso c'entra chi a noi pare
e a te conviene solo chiuder bocca,
chi noi scegliamo solo ci può entrare
e questo sul momento a te non tocca.”
Gli ho risposto: “Non giusto è ch'io taccia,
anche voi dunque siete abituati
al costume che al mondo si rinfaccia,
di tener conto dei raccomandati!”
Non m'ha risposto Pietro, uno spintone
mi ha dato senza che me lo aspettassi,
mi ha chiuso sulla faccia quel portone
perché nel mondo tosto ritornassi.
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Tale è il sogno che ho fatto questa notte
e resta il frutto di una convinzione,
che ne vedo di crude e pur di cotte
e fra queste la raccomandazione!
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