La pianta è delle gemme,
delle corolle aulenti,
dei fichi, delle noci,
dei cedri, degli amenti,
delle spighe, dei grappoli,
dei corimbi precisi,
degli spàdici spessi,
delle ombrelle aggraziate:
non è di numi intrisi
di gorgogli veloci,
dai metallici visi,
che mutano il disegno
con fumose bocciate
e chiusure sprangate.
Sentiamo con impegno
della pianta le voci,
ascoltiamo le pere,
i ribes, le albicocche,
osiamo di vedere
la radice profonda,
le veritiere bocche,
l'irrinunciabile onda,
decisi liberiamo
quel lecito volere!
delle corolle aulenti,
dei fichi, delle noci,
dei cedri, degli amenti,
delle spighe, dei grappoli,
dei corimbi precisi,
degli spàdici spessi,
delle ombrelle aggraziate:
non è di numi intrisi
di gorgogli veloci,
dai metallici visi,
che mutano il disegno
con fumose bocciate
e chiusure sprangate.
Sentiamo con impegno
della pianta le voci,
ascoltiamo le pere,
i ribes, le albicocche,
osiamo di vedere
la radice profonda,
le veritiere bocche,
l'irrinunciabile onda,
decisi liberiamo
quel lecito volere!
Poesia scritta il 27/02/2014 - 12:27
Letta n.1149 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.