Mi disse un giorno:
"Sai amico,
io non posso fermarmi adesso.
Ho una strada, qui davanti,
da percorrere in compagnia
dell'energia dei vent'anni,
dell'aria di maggio,
dei suoi profumi,
del mio coraggio.
Non vorrei lasciarti
ma non posso
nemmeno aspettarti,
il mondo corre
e tu cammini.
Sei sempre in balìa
di quella strana poesia
che dici di avere addosso
e non ti accorgi
che il tempo
è solo e soltanto adesso.
Le belle parole
non servono a niente
e mentre tu pensi
io macino strada
per arrivare lontano,
là dove i soldi
consentono tutto
a portata di mano".
Gli risposi:
"Corri pure, amico,
sul tuo bolide rosso,
ad andare più forte
di quello che sento,
davvero non posso".
Lo ritrovai dopo poco,
in una curva spogliata
di alberi e rami,
piantato in un fosso ...
Poesia scritta il 10/12/2010 - 11:34
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Commenti
come non darti perfettamente ragione!!!
Vale anche il ditto "chi troppo vuole,nulla stringe.." Meglio accontentarsi di vivere e godersi la vita assaporandone ogni piccolo attimo,che correre correre come la maggior parte delle persone e perdersi i piccoli piaceri anche nel guardare un tramonto o fermarsi a raccogliere un fiore...Sono troppo sognatrice forse? Bella poesia,bravo..continua così...
Vale anche il ditto "chi troppo vuole,nulla stringe.." Meglio accontentarsi di vivere e godersi la vita assaporandone ogni piccolo attimo,che correre correre come la maggior parte delle persone e perdersi i piccoli piaceri anche nel guardare un tramonto o fermarsi a raccogliere un fiore...Sono troppo sognatrice forse? Bella poesia,bravo..continua così...
adelaide 11/12/2010 - 21:08
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