Quel bisogno impellente
di mettere su carta
tutto quello che mi passa,
per la mente.
Un groviglio di parole
che ho bisogno di riordinare
perché dentro stanno male.
Sento fame nello stomaco.
Ma è solo il cibo per la mente
quello che mi sazia.
Le parole, ingabbiate, fremono.
E io le lascio libere di andare,
sopra un foglio di carta.
E ancora parlo,
mi parlo.
Elaboro concetti.
Butto fuori mozziconi di frasi
accese o spente
racchiuse nei cassetti
di quella memoria,
che a volte gioca con i puzzle
della mia o altrui storia.
Testimone di antiche o nuove emozioni.
Frammenti di esperienze,
positive o no,
che non voglio certo cancellare,
ma solo trasferire.
Perché non si perdano,
sopra un foglio di carta.
di mettere su carta
tutto quello che mi passa,
per la mente.
Un groviglio di parole
che ho bisogno di riordinare
perché dentro stanno male.
Sento fame nello stomaco.
Ma è solo il cibo per la mente
quello che mi sazia.
Le parole, ingabbiate, fremono.
E io le lascio libere di andare,
sopra un foglio di carta.
E ancora parlo,
mi parlo.
Elaboro concetti.
Butto fuori mozziconi di frasi
accese o spente
racchiuse nei cassetti
di quella memoria,
che a volte gioca con i puzzle
della mia o altrui storia.
Testimone di antiche o nuove emozioni.
Frammenti di esperienze,
positive o no,
che non voglio certo cancellare,
ma solo trasferire.
Perché non si perdano,
sopra un foglio di carta.
Poesia scritta il 15/04/2014 - 19:41
Letta n.1242 volte.
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Commenti
Buoni sapori; come sempre.
Siller Varolo 16/04/2014 - 20:36
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