Dove sei caro ragazzo? Ripeto al riflesso nel vetro, dopo l'ennesimo bicchiere credevo di essermi per un attimo ritrovato.. ma è solo un abbaglio, non sono io da troppo tempo ormai. Continuo a guardare il mio riflesso, di giorno in giorno, di sera in sera, e tu? Tu continui a tornarmi indietro lo stesso sguardo vuoto.. dove diavolo sei..? un sibilo dal profondo di tanto in tanto mi suggerisce: Oltre il muro di cinta del mondo, sei oltre, non fai piú parte di te stesso! Roba simile insomma.. tra me e me mi consolo: rimani ad aspettarmi, ti verrò a riprendere, un giorno, non so quando ma lo faró, promesso! Attendimi sul ciglio della strada, e quando ti riavró non ti lasceró piú andare.. Tu mi rispondi, voce nell'anima, tremula ma intensa che trapassa la nebbia come il fanale di notte sfocando la luce: non so se verrai, ma io ci conto.. la nebbia sarà sempre piú fitta, e se non udiró i tuoi passi mi rassegneró a un certo punto, ma non dimenticheró di essere stato il tuo te piú autentico, rimarró nel tuo cuore, a far da sfondo al tuo ego diradato.. comunque sia... Arrivederci caro ragazzo, o forse addio.
Poesia scritta il 18/12/2020 - 01:11
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