Un treno riportava
lente e sinuose
due gambe da Rimini
in un'estate dal caldo eccezionale;
lei era veramente una musa perfetta
con lo sguardo perso,
affacciato al finestrino,
mentre io solo adesso posso
con certezza dire,
eludendo insensate parole,
che quel rumore costante sui binari
diede vita
ad un'anonima poesia
dal corpo lievemente leopardiano
venduto alla platea
con sconfinate dosi
di un suggestivo Ungaretti.
lente e sinuose
due gambe da Rimini
in un'estate dal caldo eccezionale;
lei era veramente una musa perfetta
con lo sguardo perso,
affacciato al finestrino,
mentre io solo adesso posso
con certezza dire,
eludendo insensate parole,
che quel rumore costante sui binari
diede vita
ad un'anonima poesia
dal corpo lievemente leopardiano
venduto alla platea
con sconfinate dosi
di un suggestivo Ungaretti.
Poesia scritta il 20/08/2021 - 06:02
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