Sulla ellittica
di un pensiero fuggente
ancheggia solinga
la melanconia.
di un pensiero fuggente
ancheggia solinga
la melanconia.
Io la scorgo e la invito
per un giro di tango
mulino le gambe
dopo un po’ la respingo
ma lei è contenta
di lasciare la festa
mi porge la mano
e non mi contesta.
Per le vie del centro
c’è caldo e rumore
mi guarda negli occhi
e mi chiede un favore:
portami a casa
son confusa ed ho sonno
odio l’estate
prediligo l’autunno.
Indossa una veste
di merletto e chiffon
in testa un cappello
colore cammello
tra le mani una rosa
del tempo che fu
che al fruire del tempo
è virata nel blu.

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Commenti
La melanconia a volte attende da dietro un angolo per farsi sentire, molto musicale.
Apprezzata.
Apprezzata.



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La melanconia sarebbe meglio non invitarla, ma lei non aspetta l'invito e si presenta vestendo i panni di chi si ama o si è amato, leggiadra come i tuoi dolcissimi versi. Ciao






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Vira sempre nel blu ciò che attende nel cielo. Delicata come una rosa, leggiadra come è sempre melanconia!! 



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Leggiadra melanconia che fa ricordare mentre il cielo si dipinge e libera la mente dai pensieri invadenti. Stile splendido e musicale. Complimenti. Un caro saluto


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