Sogno dentro il sogno,
navigo nelle alture d'ebano rosse
come ciò che internamente strappano.
Ci siamo avvicinati le mani
per tagliarsi con corpuscoli di vetro
taglienti come sale.
L'acqua si spegne nel fuoco
elevato il grado di uomo,
giocondo spirito.
In lontananza un boato,
ghiaccio secco,
devo mangiare me stesso
per sopravvivere all'inverno.
navigo nelle alture d'ebano rosse
come ciò che internamente strappano.
Ci siamo avvicinati le mani
per tagliarsi con corpuscoli di vetro
taglienti come sale.
L'acqua si spegne nel fuoco
elevato il grado di uomo,
giocondo spirito.
In lontananza un boato,
ghiaccio secco,
devo mangiare me stesso
per sopravvivere all'inverno.
Poesia scritta il 15/08/2014 - 13:30
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Commenti
Grazie mille Vera
Lorenzo Arcaleni 17/08/2014 - 15:52
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Anche io, Lorenzo, devo nutrirmi continuamente di me stessa, di tutto ciò che di positivo in me trovo... non solo per sopravvivere ai vari inverni della mia vita, ma per utilizzarli al meglio. Ed è un cibo che gusto, che mi fa assistere allo sbocciare di primavere...fuori stagione. LO AUGURO INTENSAMENTE ANCHE A TE. Vera
Vera Lezzi 17/08/2014 - 15:16
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