Ti portai sulla spiaggia di sera
il cielo era orbo di stelle
la luna priva d’incanto
ed il vento aspergeva il suo pianto.
il cielo era orbo di stelle
la luna priva d’incanto
ed il vento aspergeva il suo pianto.
Ma tu imbronciata dicesti:
che tedio!
Così ti portai ai giardini
tra il pesco fiorito e le palme
tutto intorno un olezzo di gigli
un aliare di grilli e farfalle.
Ma tu mi guardasti e dicesti:
vado via!
Ti rincorsi per clivi e per valli
finchè ti raggiunsi affannato
era estate ed il sole bruciava
sui i rami ansimavan le foglie.
Ma tu arrabbiata dicesti:
vai via! … Io sono la carne.
Nei tuoi occhi mi vi riflesso
fu così compresi l’arcano:
le passioni i tormenti la grazia
il bisogno di tenersi per mano.
A metà ci incontrammo
ed insieme il destino sfidammo.
Poesia scritta il 16/02/2024 - 16:13
Letta n.296 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Bella e romantica
Mary L 18/02/2024 - 13:54
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Bei versi. Molto piaciuta. Buona domenica!
mare blu 18/02/2024 - 10:04
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È molto bella e romantica. Un caro saluto
MARIA ANGELA CAROSIA 17/02/2024 - 11:10
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Ti distingui spesso in scritti particolari e in tematiche diverse.
Piacevolmente letta.
Piacevolmente letta.
Maria Luisa Bandiera 17/02/2024 - 07:39
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Molto bella diversa piaciuta complimenti
Barbara Lai 16/02/2024 - 21:46
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Molto particolare, originale, bella davvero!
Anna Cenni 16/02/2024 - 18:09
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