STELLINA
Tramonta il sole
e l’orizzonte di rosso si colora.
Dal monastero arrivano rintocchi
nel cuore i bronzi risuonano soavi,
sono canti che in gioventù scoprivo.
Quando l’ombra scende nei vicoli e tra i faggi
il venticello agita le foglie.
le melodie suonano dolenti,
cala la tristezza, discende la sera, e
Il cuore s’infiamma di nostalgia,
pensando a quel visino che germoglia lontano.
Sono sereno nel mio tempio antico e
Il mio canto rasserena la mia vita,
bramoso di scrivere e raccontar
ai piedi dell’altare
quell’ amore che risuona,
è una dolce ninnananna:
“Sii benedetta, o Madre Stella”
ricordati della mia stellina lontana.
e l’orizzonte di rosso si colora.
Dal monastero arrivano rintocchi
nel cuore i bronzi risuonano soavi,
sono canti che in gioventù scoprivo.
Quando l’ombra scende nei vicoli e tra i faggi
il venticello agita le foglie.
le melodie suonano dolenti,
cala la tristezza, discende la sera, e
Il cuore s’infiamma di nostalgia,
pensando a quel visino che germoglia lontano.
Sono sereno nel mio tempio antico e
Il mio canto rasserena la mia vita,
bramoso di scrivere e raccontar
ai piedi dell’altare
quell’ amore che risuona,
è una dolce ninnananna:
“Sii benedetta, o Madre Stella”
ricordati della mia stellina lontana.
Poesia scritta il 02/07/2024 - 16:25
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