Rena di mare
In un mattino di settembre 
seduti su di un ceppo,
sulla linea lasciata al mare
dall' ultimo vaporetto
mi tenesti come un ombrellone
chiuso, con un cenno.
Rena d'alghe a riva,orme,legno
vecchio d'anni, di cerro.
seduti su di un ceppo,
sulla linea lasciata al mare
dall' ultimo vaporetto
mi tenesti come un ombrellone
chiuso, con un cenno.
Rena d'alghe a riva,orme,legno
vecchio d'anni, di cerro.
(Anello di lacrime)
Poesia scritta il 05/08/2024 - 06:25Letta n.399 volte.
                        			
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Commenti
Vi sono tracce sui visi delle persone,  come orme, tracce di gioia,dolore, confusione e di sorpresa.
Son proprio quelle le rughe che quando le tocco, sento una scossa che mi entra dentro e non dimentico. Liberamente tratta da Annè de Cenmistral.
  
  
Son proprio quelle le rughe che quando le tocco, sento una scossa che mi entra dentro e non dimentico. Liberamente tratta da Annè de Cenmistral.
  
  
Anna Cenni  
 05/08/2024 - 11:33 --------------------------------------
Carica di pathos questa malinconica poesia.  
  
  
Maria Luisa Bandiera  
 05/08/2024 - 08:10 --------------------------------------
E' bellissima, nostalgica  e molto coinvolgente. 

MARIA ANGELA CAROSIA  
 05/08/2024 - 06:55 --------------------------------------
  
            
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