RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
La valle incantata La valle incantata
Tanti e tanti anni fa, viveva nella città di Caran ,un giovane ottomano di nome Aral. La sua era una vita serena e dedita all’agricoltura. La sua terra era governata da un sovrano, che non era mai contento di ciò che possedeva e ben presto iniziò la conquista dei territori vicini. ![]() ![]() ![]()
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La vita di Pecchio La vita di Pecchio è caratterizzata da amicizie a distanza (chi vive in altre città o, addirittura, chi è suo concittadino) con cui non ha che rapporti epistolari.
E' contento, da una parte, poiché le parole volano e lo scritto rimane. Lo scritto, poi, lo si può leggere anche prima di addormentarsi mentre le parole non si posso che ascoltare ad orari non sconvenienti. E' meno contento, dall'altra, quando si accorge che le lettere che riceve (soprattutto, dai suoi concittadini) non sono che espedienti per tenerlo a distanza. La vita di Pecchio è caratterizzata da amicizie a tempo determinato ed a luogo determinato (chi è stato suo compagno di classe e di scuola e che non ha mai e mai più incontrato al di fuori dell'aula e dell'intero edificio scolastico; i suoi colleghi e gli utenti del suo Ufficio che non incontra che costì e non al di fuori; chi condivide con lui la fede cristiana cattolica ed i vari impegni parrocchiali e che non incontra che in Chiesa e nei l... (continua) ![]() ![]() ![]()
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Le storie della sera – Nonno perché si raccontano le fiabe ai bambini?
– Perché raccontare favole rappresenta un momento di particolare intimità tra paperottole come te e vecchie persone come me che vogliono rimanere nei loro ricordi. – Tu non sei vecchio – Lo sono piccola, fisicamente sono vecchio, ma sono le persone come me che riescono a creare quello straordinario momento che acquista una grandissima importanza per tutti e due. Per me è l'occasione per fare due chiacchiere con il mio più grande amore… per te è il momento di gustare quella tranquillità che hai atteso per tutto il giorno e entrare in una galassia in cui principi, fate e streghe, gnomi e piccoli maghi, spalancano l'universo della fantasia… – E’ vero nonno, ma tu cosa ci guadagni a perdere il sonno con me? – Ah ah ah... sei esattamente come tua madre, cercate per prima cosa l'interesse… non è vero che ci perda del sonno… anzi mi rende felice e poi per me è un ritorno alle origini, al tempo della mia infanzia… – Non immaginavo fo... (continua) ![]() ![]() ![]()
Le storie della sera - Odette e Odile - Nonno quanto tempo avremo prima che il babbo e la mamma rientrino
- No lo so, un'ora al massimo forse... Come va la gamba? - Non è la gamba, è la caviglia - Fa male? - Un male cane... cosa dici, potrò fare ancora danza? - Beh, è tuas madre il medico, ma credo che potrai ancora danzare, però ora che siamo soli devi dirmi la verità... sei davvero innamorata della danza? - Si... è divertente - Tutto qui? Non sembra un'affermazione molto entusiasta - No... accidenti nonno tu hai capito tutto, vero? - Beh... - Nonno ho detto una grossa bugia - lo avevo immaginato, però ricorda che alle bugie piccole si può sempre rimediare, per quelle grosse invece... - Questa è davvero grossa - Uhmm, ne vogliamo parlare? - Io non lo so se sono veramente innamorata della danza, i miei amici vanno tutti in piscina e a me piacerebbe essere con loro - E allora perché hai accettato di fare danza? - Nonna Rina faceva danza quand'era giovane - Ho capito e siccome la madre di tuo padre faceva ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Lo sciopero di Babbo Natale Come tutti gli anni, Babbo Natale s'apprestava con l'aiuto degli elfi, a preparare i regali per tutti i bimbi del mondo. La cassetta delle lettere man mano che si avvicinava il santo Natale, trasbordava di letterine. Con fare sornione, mentre si lisciava la lunga barba bianca e folta, Babbo controllava che tutto andasse bene. Ad un tratto urlò: "dove sono finite le letterine degli altri bambini del mondo?" Concitato chiamò l'elfo Achille; così denominato a causa di un tallone che gli doleva sempre (in particolar modo quando le altrui sofferenze diventavano insostenibili.) L'elfo, più claudicante che mai, si presentò al cospetto di Babbo Natale e gli spiegò che a causa di uomini egoisti e mercenari che lanciavano bombe ed erano sempre in guerra, tantissimi bimbi erano morti sotto le macerie. Babbo Natale inferocito sbottò: "basta, quest'anno non porterò regali. Nessuno può gioire se al mondo c'è chi piange. Le lacrime di chi soffre, devono essere anche le nostre." Av... (continua)
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