RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Gigì il piccolo girasole Quel mattino il sole si era svegliato
presto, come sempre, insieme all'amica Aurora per regalare luce e calore a tutta la Natura in attesa di rinascere. Spaziando con lo sguardo si accorse che uno dei suoi fiori preferiti, quella mattina non si era svegliato. Gigì era un giovane girasole che per sua scelta aveva deciso di non imitare i suoi fratelli, tutti pronti a seguire la strada del sole, aprendo al massimo i loro bellissimi petali gialli, col fusto dritto e la testa alta. Il sole usando uno dei sui raggi: ‘’Toc…toc…ehi!!! Gigì… svegliati è tardi, manchi solo tu… e dai… non farti pregare’’. Dopo un po’ di resistenza Gigì alzò piano piano uno dei suoi petali e tutto infastidito, con una voce un po’ alterata rispose: ’’Ma insomma!!! E’ possibile che non mi lasci mai in pace? Sappi che da oggi ho deciso di non seguire più i miei fratelli, preferisco finire i miei giorni così, considerando che non potrò mai conoscere il mondo che mi circonda, non voglio essere cos... (continua) ![]() ![]() ![]()
Gius, il testa mura Premessa: questa pubblicazione non è la solita fiaba, bensì una "solida" fiaba ove determinate parole in tema sono racchiuse tra virgolette alte doppie.
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Hemil E La Fata C'era una volta... tanto tempo fa, un re ed una regina direte voi... ma non è così! !!
Questa è la storia di un bellissimo amore tra un giovane e una... fata. ![]() ![]() ![]()
Hocus Porcus C’era una volta, in un piccolo castello della Valle d'Aosta, due sorelle streghe di mezza età di nome Hyra e Fedora, assai pigre e indolenti. Vivevano di rendita, poiché in passato avevano brevettato l'Antifreezee, una pozione portentosa capace di garantire a qualsiasi individuo, per quattro o cinque ore, l'immunità al freddo, persino il più estremo.
Proprio per via della poltroneria delle due sorcières, il luridume regnava sovrano, tra pile di bucato, ragnatele e quant'altro. In pratica le uniche attività gradite era dormire nei rispettivi letti dai materassi ad acqua e sangue, nonché leggere, bere e a mangiare su dei divani sgualciti in pelle bretone. Per il cibo, le suddette non dovevano nemmeno scomodarsi a uscire, visto che per le compere nei vari locali di Aosta si servivano di Oark, un minorco un po' scemotto dalle sembianze più umane che animalesche, al quale veniva affidata la lista delle pietanze da asporto, denaro per saldare i conti e dei sacchi di tele di ragno in carbo... (continua) ![]() ![]() ![]()
I pargoli nel Paradiso. Nella "giornata" di tempo eterno, vivibile dal Principino quando Egli vuole, stuoli di bimbi in tuniche candide si schierano sui prati verdi e profumati del Reame dei Cieli.
Alle luci prime, il Pastorello, seguito da greggi e mandrie candide, a Lui fedeli, volge al monte della felicità, dove condurle. Le giovanette, sembianti come nel nono anno delle umane, traggono mantelli colorati, ciascuno secondo il sentimento che le lega agli altri, e tale drappo, di tinta vivace e gaudiosa, le cinge tutte, escludendo il viso e le mani, giunte in ossequio. Cerbiatti, leprotti, elefantini, scoiattoli, tutti abitanti erbivori e pacifici: lassù, solo animali erbivori e madonnine ossequiose e monacali, solo fedeli luminosi e di giubilo solenne. I maschietti circondano il Principino, il Quale, con un turbante color oro ed una veste lunga sacerdotale del colore stesso, antecede i greggi: bovetti, agnellini... ...ridono perché il Primo sancisce che, crescendo, i vitelli richiedono più care... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Il Bosco e i suoi Popoli .... Una volta, nel bosco dei non so, nacque un sapientone.
La mamma non sapeva come fosse nato, improvvisamente lo trovò nella culla che piangeva. Quando il marito le chiese: perché piange quel bambino? Lei non potè fare altro che rispondere: non so! Anche se non seppero mai come arrivò in casa loro, lo crebbero come se fosse il loro figlio. Unico figlio perché la natura aveva fatto sì che loro non ne potessero avere. Quel bosco era strano, qualsiasi domanda venisse posta, la risposta era sempre la stessa: non so! Il bambino crebbe bello e sano, gli occhi più azzurri del cielo, il sorriso luminoso come la luna d'estate, i capelli chiari più della luce del sole, e fu così che lo chiamarono... Nonso. Nonso, non riusciva a capire come mai in quel bosco nessuno mai sapeva nulla. Tra tutti gli abitanti del bosco, sembrava che solo a lui interessasse conoscere i perché. Un giorno, stanco di tutti quei non so, chiese alla madre come mai nessuno rispondeva alle sue domande. E... (continua) ![]() ![]() ![]()
Il cappellino magico C ‘era una volta un bambino di nome Giacomino, e come tutte le mattine si preparò per andare a scuola. Era buono e simpatico, ma un po’ birbantello. Spesso faceva disperare sua madre, che lo avrebbe voluto meno vivace, ma si sa, le mamme non sono mai contente.
Faceva molto freddo quel giorno e dopo tutte le raccomandazioni di rito, Giacomino uscì di casa, arrivato fuori dal portone prese dalla tasca del giubbotto il suo cappellino e lo calzò velocemente,ma non così bene come gli aveva raccomandato sua madre. Fatto pochissimi metri, un improvviso colpo di vento fece volar via il cappellino. Più correva per acchiapparlo e più gli sfuggiva, sembrava che ce l’avesse quasi fatta, ma…puffete…e voilà… il cappellino era già un metro più in là. Corri di qua e salta di là,ma dove sarà finito? Si fermò per smaltire il fiatone, e non trovandolo si sentì un po’ avvilito, a parte il freddo, ciò che lo preoccupava era la sgridata,sicura, della mamma. Mentre faceva queste ri... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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