RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
La cena dei morti Un incauto ladro si aggirava in un vecchio cimitero di campagna e appena il custode si allontanava lui sottraeva i lumini più belli.
Una volta fatto man bassa rivendeva la refurtiva al mercato rionale esponendo la scritta: Lavorazioni e decori artigianali" eseguiti da lui. I morti, stanchi dei soprusi del malfattore, si riunirono in consiglio e mentre pasteggiavano stuzzichini, stabilirono che avrebbero punito il ladro. Un giorno, l'ignaro millantatore entrò nel cimitero e fu attirato da una bellissima luce. Costeggiando un vialetto giunse ad una cappella e vi entrò. Alle spalle dell'altare vi era una nicchia con una porta spalancata, la splendida luce proveniva da lì. Sbirciò e vide una bellissima lampada dai cristalli rossi che emanava un'incredibile luce, non seppe resistere alla tentazione e si introdusse oltre quella porta. Appena toccò la lampada la porta alle sue spalle svanì lasciandolo prigioniero all'interno di una nicchia che non esisteva nel mondo reale e a nul... (continua) ![]() ![]() ![]()
LA FEDE di Enio 2 Mo pijo la penna in mano, adesso scrivo.
Scrivo come sa fa’ solo un poveta su la vita che scappa tra le deta senza rennete conto der motivo che te costrigne a anna’ finché te fermi... ridai l’anima a Dio... o carne a li vermi ? Sarà forse un parla’ da miscredente. Quer Dio, -se c’è- che dicheno perfetto Si l’òmo veramente j’assomija, Percui, viene spontaneo un pensiero:... (continua) ![]() ![]() ![]()
La leggenda della Valle La Valle era lunga e stretta, incuneata tra i ripidi pendii dei monti circostanti.
Iniziava a scendere qualche fiocco di neve e da qualche giorno l’erba dei prati era ricoperta da spessi cristalli di brina. Non era un posto per tutti. Lunghe stalattiti come mani ossute scendevano dalle rocce e silenzioso il fiume scorreva sotto uno strato di ghiaccio, lasciando libera di tanto in tanto qualche cascata. Il buio abbracciava ogni cosa. Tuttavia, facendo attenzione, si poteva scorgere una fioca luce a ridosso del fiume. Nella piccola stalla, erano radunate alcune persone attorno ad un umile fuocherello. Erano per lo più bambini, che si stringevano in mantelli sgualciti. Dalle loro bocche usciva aria densa ad ogni respiro. Gli occhietti vispi di ognuno di loro erano catturati da una vecchia signora curva su se stessa, seduta su uno sgabello di legno, al fianco di tre sparute mucche e un vitello. La vecchia signora attraverso i suoi occhi bianchi e quasi chiusi, poteva raccontare qu... (continua) ![]() ![]() ![]()
La Magia Bianca e Nera Siamo arrivati dal mare a bordo del dhow, le piogge copiose dei giorni precedenti hanno reso il paesaggio più rigoglioso; si ha la netta sensazione di osservare una foresta galleggiante! La maggior parte dell’isola è coltivata e le aree più estese sono destinate a prodotti per l’esportazione, soprattutto chiodi di garofano. Esistono ancora angoli di mondo sconosciuti al turismo di massa e Pemba è uno di questi. Si tratta di un’isola tanzaniana nota anche come “ Al Khu Dra” ossia l’isola verde, sita 50 Km al largo della costa orientale dell’Africa. Ricoperta da vasti palmeti, è più collinosa e fertile di Zanzibar. Il canale di Pemba, che la separa dal continente, è una delle aree più pescose dell’intera Africa, rinomato per l’abbondanza di marlin e di pesce spada. Poche volte ho visto tante sfumature di blu in un solo tratto di mare. Turchese, cobalto, ceruleo, verde smeraldo si alternano in un’inebriante sinfonia che mi ha dato l’impressione di essere approdato in paradiso! I villaggi ... (continua)
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La marcia santa - parte II Il giorno dopo, che era la vigilia della Santa Marcia, uscii di casa come consueto per andare al lavoro, e di ritorno decisi che era ora di prendere un po’ d’aria. Faceva freddo, ma con l’aiuto degli ultimi timidi raggi di sole di ottobre, non lo era ancora abbastanza per impedirmi di fare una passeggiata tra i boschi intorno a casa.
Sulla via principali incontrai dei vicini che in giardino allestivano i preparativi per il giorno dopo. Avrebbero avuto gente a cena per la prima domenica di festa. Mi invitarono, come di consueto, e declinai. Passai oltre e vidi altri intenti a preparare casa per la festa di domani, da che intuii che il giorno dopo ogni famiglia avrebbe avuto ospiti. C’era un’atmosfera festosa per tutta la via, e si propagava fin dentro il bosco, gli uccellini canticchiavano e gli scoiattoli si rincorrevano. Due di questi si azzuffarono tra la polvere del sentiero fino a quando uno non morse l’altro. Mi parve un comportamento bizzarro. Al rumore dei miei passi sempre pi... (continua) ![]() ![]() ![]()
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La Scatola Laccata, di Arthur Conan Doyle - recensione Sir John Bollamore è un personaggio inquietante, anche se sempre cortese, elegante, e dall'aspetto attraente. È questa la prima impressione che riceve Frank Colmore, il giovane insegnante privato dei suoi due piccoli figli maschi, quando arriva a Thorpe Place, l'antichissima casa nelle Midlands in cui la famiglia risiede. Impressione rafforzata dalla successiva conoscenza del burrascoso passato del suo datore di lavoro, un passato che gli aveva procurato il nomignolo di "Diavolo". Un vero demonio, redento però dalla dolce moglie, volata purtroppo in cielo tre anni prima. Così, quando dallo studio in cui il nobile è solito rinchiudersi viene sentita una voce di donna, vengono formulate le teorie più disparate, da quelle scandalizzate che lo vorrebbero ricaduto nei suoi vecchi vizi, ad altre più superstiziose che contemplano presenze soprannaturali. Il professor Colmore scoprirà, alla fine, l'esattezza di quest'ultima ipotesi. Un soprannaturale, però, originato non da oscure fo... (continua)
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