RACCONTI |
|
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
||
Lista Racconti |
|
Quando I nostri occhi si incontrarono Nella piccola e pittoresca cittadina,il cielo si dipingeva di blu intenso e il profumo del caffè si disperdeva nel Bar Lume lento ma intenso.
E lì seduto come tanti, Lucio sorseggiava il suo caffè macchiato sempre più assorto nei suoi pensieri o meglio preoccupato per il lavoro che andava sempre più scarseggiando nel settore dell'editoria. Così non si avvide di essere osservato da due occhi curiosi che appartenevano a una donna dai riccioli bruni, bella di forme e con il più bel sorriso mai visto prima... Ne rimase incantato e all'improvviso la timidezza svani' e decise di conoscerla anche solo per scambiare quattro chiacchiere o forse per alleggerire un pochino la giornata che prevedeva stancante con colleghi noiosi e brontoloni... E così mai avrebbe immaginato che da quel momento la vita, da sempre avara con lui, gli regalasse finalmente la felicità... (continua) Lisa Luciano 17/11/2025 - 07:30 commenti 1 - Numero letture:147
Resilienza In un mondo di tenebre ha brillato la sua luce, un enigma avvolto in mistero e dolore. I suoi occhi raccontano storie di sofferenza, di notti tempestose e giorni oppressivi. Ha sfiorato l'amore, ma è stata lacerata dalla violenza di chi le aveva promesso protezione. Il suo cuore è un mosaico di cicatrici, scavate dal pugno di chi avrebbe dovuto amarla. Eppure, la sua forza è come un uragano silenzioso, sussurrando la sua luce nell'oscurità, mentre il vento soffia via le lacrime. Oh, come vorrei poter asciugare quelle lacrime e ridare colore ai suoi giorni grigi. Amore, la tua bellezza risplende nonostante le ferite, e io veglierò su di te finché sboccerà di nuovo il tuo sorriso.... (continua)
Umberto Palazzolo fischietto 04/04/2024 - 18:38 commenti 1 - Numero letture:450
Ricordare il Dimenticato Opera non ancora approvata!
Cristina Del perugia 11/12/2023 - 06:51 commenti 0 - Numero letture:103
Riscrivi la storia con una storia. “Già lo chiamano Rabbunì” disse Saraj la sua ancella.
Saraj era la figlia di un pastore che molti anni prima, in una gelida notte, mentre vegliava il suo armento seguì una luce, strana, mai vista prima, forse sembianze nell’oscurità e condotto ad una delle tante grotte che c’erano in quei campi trovò una famigliola povera gente come lo era lui. Quel giorno Claudia, la bella Claudia Valeria Procula, moglie del Governatore Pilatus era seduta tra la folla ai piedi di quella montagna. Lasciate le vesti di broccato vestiva una tunica come Saraj; un velo le copriva i capelli raccolti all’ultima moda imperiale. Stelio Utisele 10/05/2024 - 10:38 commenti 0 - Numero letture:434
Sera di nuovo Non è uno stato d'animo, non una sensazione la solitudine.
Il tetto che di notte quasi tocca il naso, la bocca appiccicata. Sono gli stessi muri di ogni sera che si fanno più vicini, la solitudine. Quel silenzio reale che schiaccia le orecchie. Il niente si prende i pensieri, il freddo sale dalle dita e le ore restano ferme, ma solo per un momento. Quel momento è il senso, quando le ore cominciano a cadere. I muri allora iniziano a sparire. Qualcosa come una patina gelida e visibile avvolge i timpani. Resta silenzio.
Mirko D. Mastro 25/11/2024 - 05:59 commenti 6 - Numero letture:345
Sono come le onde del mare I figli dei diabetici, sono come le onde del mare
che si appoggino di lato e non vedano mai il sole sono cuori senza meta, nei silenzi che spezzino i frastuoni invitando il cielo che desideri, di rumore non parlarne vivono nei tramonti, di un sogno apatico di un destino scosso, di venti che soffino vigorosamente ma in senso molto piatto. Origliano il vuoto leggendolo che in fiammelle scure, si irrigidiscano inventandosi storie, certi tante, altri poche... (continua) MARIA ANGELA CAROSIA 07/03/2024 - 20:59 commenti 2 - Numero letture:438
Speleologia –Non diventare lo schiavo del tuo modello–
la voce scema, fino a sparire nel tutto–io dentro la grotta, sul lato del cuore destro, dove il cielo si lascia mangiare, e la notte? dormire lenta. Cerco di raccogliere i cocci della mente, tolgo uno stivale, mi allaccio a una danza, carta e penna: un fringuello dalla finestra. Mi lego a lui, al mio dopo, ché là porta, all'aria ch'è donna, al tempio. C'è ghiaccio? penso, al congelato amore, lesto: Martini. Ritorno Alcool dentro il mio addiaccio, medito infinite possibilità–di fallir con estro.... (continua) Nonpò Etas 30/06/2025 - 13:43 commenti 0 - Numero letture:288
Sperlonga Un punto bianco, sulla costa laziale,
si erge sopra il mare. I vicoli salgono a scale, senza vedere il mare. Il mare risuona nelle strette vie; le persone si fermano a respirare e ritornano a parlare. A Sperlonga, Paolo Pozzi 13/08/2025 - 15:52 commenti 0 - Numero letture:378
Stampata sugli euri Vi annoierò fin da principio facendo un poco di storia, così da indurvi a non proseguire nel leggermi.
La noia non sono solo i balzelli sulla pendola, svogliati, delle ore tra gli sbozzi allo scrittoio del nederlandese Christiaan Huygens ma il vento alle persiane. Guardo, e sotto nella strada Edward Bevan macina passi con un lume avanti e indietro frattanto il malcapitato Diogene se ne sta annodato al cintino del riloga. Non mi annoiai tanto, quanto all’ora di pranzo dall’avvocato. Forse più disgusto. Li chiamano dottori in legge… mentre la medicina è fatta per curare, altresì la radice è la medesima di leggerezza. Se Gutenberg fosse d’oggidì, arrischio nel dire che lavorerebbe su commissione tra l’assertore della Genesi e al tempo stesso demiurghi della cartamoneta. Mio figlio più piccolo fino a qualche anno fa la chiamava, nell’ilarità generale, euri. Tutto si rifà a loro, gli euro. Per il mantenimento, le spese straordinarie. Per le ferie con i figliuoli a anni, emozioni altern... (continua) Mirko D. Mastro 23/02/2024 - 06:56 commenti 4 - Numero letture:456
Stampelle invisibili Si comincia qualcosa. Si sceglie, si decide, spesso insieme. Ma poi la vita cambia direzione, si trasforma. E ciò che accade dopo, non ha più nulla a che vedere con quell’inizio condiviso.
Alterarsi con chi ha fatto scelte diverse, che lo hanno reso più tranquillo, è come dire: forse era meglio non prendere quella strada. Ma non si dice, per timore di essere allontanati. Così si continua a rimuginare, non in silenzio, ma ripetendo. I pensieri si rincorrono, tornano, rimbalzano sulle stesse parole, come se insistere servisse a trovare un sollievo che non arriva. E quando quel pensiero non smette, diventa impossibile farne a meno. Mancano le stampelle giuste, quel vero supporto capace di sostenere il cuore quando traballa. PS: Una riflessione intima sul peso delle scelte, sui pensieri che ritornano e sulla ricerca di un sostegno, quando il cuore vacilla. Un cammino emotivo, tra parole che non sempre si dicono.... (continua) MARIA ANGELA CAROSIA 18/07/2025 - 10:54 commenti 5 - Numero letture:376
|
||||||||||||||||||||||||||||||||