RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Lettera alla me bambina Ciao piccola,
Sai ti devo delle scuse; per tutte quelle volte che non ti ho lasciata libera di superare I tuoi limiti, quando volevi solo giocare ma la timidezza e la vergogna erano troppo grandi da gestire da sola così hai preferito restare nelle braccia di mamma e guardare da lontano gli altri bimbi divertirsi. O quando crescendo, magari trovavi un'amica che trovavo piacere nel stare con te e ti ho lasciata incredula nel pensare che potevi piacere a qualcuno, così incredula da creare un legame indissolubile, incosciente che nulla è per sempre e per poi scoprire varie volte come queste giravano le spalle perché magari c'era una nuova bimba con cui giocare; ma in realtà non ti ho dato le forze per prendere le distanze quando queste non meritavano più la tua attenzione perché tu meriti ma non l'hai mai saputo. Scusami quando ti ho fatta crescere troppo in fretta, continuando a trascurare I tuoi bisogni e limiti ma facendoti carico anche di responsabilità e doveri quando in realtà... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Lettera d'addio a mia madre Dapprima l’acqua che mi circondava ha iniziato a ritirarsi lasciandomi isola di terra. Un dolore liquido che si espandeva Non una ferita da strappo ma acqua che se ne andava
Poi lo spazio ha fermato la distanza inondandola di luce Un anello di profumo ora mi circonda Non più l’acqua delle radici antiche ma un alito impalpabile mi accompagna E’ la prima volta che sento questo. Forse è vero: una mamma non ti lascia mai. Eppure c’è un dolore verticale nella voce che non esce. Che avrei dovuto fare a meno del tuo ascolto, del tuo consiglio delle tue risposte, lo sapevo ma non mi aspettavo lo strozzamento della mancanza delle domande che ti avrei fatto. Non mi aspettavo l’aria pesante dove cercare la tua evaporazione che si condensa e ti nasconde. Eppure ci dovresti stare ma non ti trovo. Le domande diventano un fiore in bocca. Che non profuma affatto Questi ultimi mesi…tutto è iniziato da quando i tuoi occhiali mi hanno parlato Si fecero trovare lì quando sono rientrata quell... (continua) ![]() ![]() ![]()
Lettera di sfogo La rielaborazione mentale della sofferenza interiore, del disagio esistenziale da metabolizzare attraverso il racconto di se. L’esigenza dell’intimo racconto di se scaturisce molte volte dal disagio e dalla sofferenza esistenziali e anche a livello psichico, che sfocia con l’aiuto della parola in una rielaborazione mentale curativa rispetto al dolore interiore. La narrazione autobiografica e del racconto, quale efficace strumento e veicolo emozionale utile per “scaricare l’energia accumulata”. Io per recuperare l’equilibrio originario necessito di sublimare le emozioni intense quali il dolore, la rabbia, la paura, ma anche l’euforia per espellerle nell’ambiente esterno al fine di ricondurmi alla stasi iniziale, vivendo un calibrato distacco emotivo. La narrazione del mio percorso esistenziale anche all’interno di un processo di crescita concede di sfogare e sublimare stati d’animo, le emozioni, i sentimenti che spesso non è possibile esprimere, in quanto caratterizzati in semantiche ne... (continua)
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Lettera di un giorno Imbiancare i muri attorno al giardino, al cancello, alla casa: cerco di focalizzare tutta la mia attenzione sull'opera, ma la mia mente viaggia.
Troppi pensieri la attraversano e nel giro di pochi minuti la stancano. Il pennello continua a lavorare seguendo il movimento del polso, a destra poi a sinistra, su e giù lungo il muro. Percepisco un lieve dolore all'avambraccio, ma continuo a dipingere con forza, nella vana convinzione di riuscire a sgombrare la mente da tutti quei pensieri invadenti. Il muro, così bianco, risalta in contrasto con l'altro non ancora imbiancato e il sole ne rivela tutti i segni del passaggio del pennello. É meravigliosamente bianco, accecante come il sole che lo illumina; un bianco tanto perfetto quanto vulnerabile. Sarebbe sufficiente un capriccio del vento per difettarlo. Lo osservo nella speranza che si asciughi il più in fretta possibile. "Questo è il colore della purezza, il colore dell'abito da sposa, il colore della neve", penso tra me... (continua) ![]() ![]() ![]()
Letterina di Natale Manca meno di un mese al Santo Natale e allora mi permetto di scrivere la mia letterina…
Non di certo a Babbo Natale ma al Bambinello Gesù. Caro Gesù Bambino, non ti chiedo né doni né regali. Troppe voluttà ci attanagliano, troppi pensieri ci avvolgono e troppe malignità ci comprimono. L’indifferenza la fa da padrona e non lascia spazio alla ragione. Non c’è più tempo per pregare, né da dedicare a chi è in sofferenza. La sofferenza come tale, non viene neanche più percepita. Ci scivola addosso come l’acqua e nemmeno ci umidifica. Il dio denaro ha occupato il posto del Dio dei tempi. Oggi puoi avere il mondo ma non la felicità, comprare l’oro ma non la gioia, comprare le luci ma non la Luce. Ti chiedo solo un po’ di pace, di quella pace interiore che noi tutti vorremmo e che non riusciamo a trovare. Entra nei cuori aridi e donagli serenità. La Misericordia sia pane di vita quotidiana. Fa, che il tuo Natale, sia un Natale di serenità e non solo di futili luccichii. Graz... (continua) ![]() ![]() ![]()
Libeccio Contento matto, dopo un mese e mezzo di lavoro, eccoli i primi soldi veri!
Niente accredito in banca, i soldi pronti sull’unghia; troppi per tenerseli in casa, meglio metterli sul libretto postale il pomeriggio stesso, nonostante la giornata di libeccio non promettesse bel tempo. C’era solo da arrivare in auto al quartiere vicino dov’era l’ufficio postale. I soldi, venti pezzi da centomila lire, inseriti con cura dentro una bustina trasparente insieme al libretto e riposti nella tasca interna del giacchetto di jeans. Scesi le scale e salii in macchina. Troppo avanti il sedile, visto che era l’auto di mamma, una vecchia Panda. Allora giro di maniglia, sotto il sedile, e qualche movimento per farlo regredire. Niente da fare. Apro la portiera e metto un piede interra per dare più forza facendo al movimento ondulatorio. La scena come in un film. Vidi la tasca del giacchetto aprirsi, la bustina che cadeva sull’asfalto perpendicolarmente e che rimbalzava facendo sobbalzare il pa... (continua) ![]() ![]() ![]()
libero arbitrio Molti sanno il significato di questo termine, ma pochi possono immaginare cosa accade quando si comincia ad usarlo!
Tutte quelle belle parole sull Amore Sul perdono. ..vanno a farsi friggere. ..quando cominci a pensare... Si pensare. .. Hai capito bene... Oggi ci riempiono di tecnologia. .. PC. ..tablet e cellulari Che fanno ormai parte del nostro corpo.. C'è chi li usa per giocare. .. Chi per tenersi impegnato. . E non avere la testa libera Per chiedersi chi sono? E cosa voglio! Condividiamo link...che ci rendono fighi...ma nella vita reale non ci interessiamo del male o dei casini che facciamo.... Sempre li a pensare di essere unici...eletti... Poveri noi quando apriremo gli occhi...... (continua) ![]() ![]() ![]()
Libri I miei libri sono pieni di polvere, stanno invecchiando. La casa degli spiriti, ricordo vagamente quando lo acquistai alla Feltrinelli, l'eccitazione che provai nel leggere le prime pagine. La nascita di una grande scrittrice dall'altro capo del mondo. Leggere un libro è un'esperienza quasi mistica, innamorarsene e rileggerlo, proteggerlo come si fa con i bambini.
Come mi innamorai della coscienza di Zeno, di quelle quattro sorelle con il nome che inizia con la lettera A... Ada, Alberta, Anna, Augusta. Entrare nelle atmosfere del libro più avvolgente della letteratura italiana, scoprire pagina dopo pagina qualcosa di nuovo, di eccitante, sentirsi parte di un mondo più reale della stessa grigia realtà. Perchè piace tanto il Grande Gatsby? Per la sua aura di decadenza o per i suoi personaggi quasi dannati, certo è che bisogna leggerlo e rileggerlo e più si legge, più si percepisce che qualcosa sia rimasta in ombra, che bisogna scavare ancora. L'avrò letto una decina di volte quel ... (continua) ![]() ![]() ![]()
LILLO E LA BANDA DEI GATTI LILLO E LA BANDA DEI GATTI
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