RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Personaggi coinvolti (Per il titolo ero indeciso…) dall’angolatura del padre
Per il titolo di questa storia ero indeciso tra Improvvisazione e A briglia sciolta… così non ho scelto. Come Salvatore Dante non ha scelto ancora che genitore essere. Un pomeriggio di domenica faceva zapping tra un servizio sull’improvvisazione nella pittura di Ballantini e la cavalcata del pistolero Joe di Sergio Leone verso San Miguel in Per un pugno di dollari, mentre sua moglie che chiamerò Elisa lo aiutava a rilassarsi con i grattini sulla barba incolta. Era stata una lunga settimana di lavoro. ![]() ![]() ![]()
PESCA Dopo aver visto alcuni video su internet, aver controllato l' occorrente, una canna da pesca, un amo e vermi freschi, non usciti dal frigo per fortuna, ma dalla terra dei campi made in Friuli, mi dirigo verso un piccolo fiumicello, a pochi passi da casa.
Mentre cammino, mi sento una piccola Sampei senza cappello in paglia, ma con capelli medi lisci, tagliati dalla parrucchiera, finalmente in zona gialla, tenuta sportiva e passi da militare, con il borsone e tutte le cose che possono servirmi, tra cui forbici filo e varie esche. No forbici da parrucchiera, quelle sono rimaste in negozio! Non ho mai pescato se non da bambina, l' importante è provare per credere, al massimo si ritenta. Oppure prego avanti un altro.. Come una gattina curiosa, guardo a sinistra e a destra, senza leccarmi i baffi. Li serve un dolce al cioccolato! Guardo attentamente l' acqua immaginando i pesci che ridono di me e cerco una zona dove posso buttare l' amo. Gli uccellini cantano felici, le zecche per f... (continua) ![]() ![]() ![]()
PESCA MAGGIO Dopo aver comprato una rete da pesca, in un negozio di cinesi dove hanno praticamente tutto, anche Sampei in miniatura, mi dirigo verso un piccolo fiumicello.
L' acqua è bassa, se cado sarò una paperetta qua qua che fa il bagno, non mi sbuccio una gamba, però barcollo alla ricerca della posizione giusta, ci sono erbacce e sassi nascosti, non vorrei rompermi un osso del piede! Un mio amico tempo fa, per aver messo male il piede è stato fermo un mese! senza neanche cadere. Studio nei dettagli il vento come se fossi su una nave, la direzione dei pesci, peccato che vedo solo due trote e due piccole sardine, quelle faranno gola al mio gattino. La trota non penso che cada nel tranello, ho anche vermi finti di plastica rossi, sempre cinesi, li posso dipingere con un po' di tinta castano cioccolato, garnier! Avanzo con il retino, mi abbasso stile posizione nascondino, mimetizzata di foglie ed inserisco la mia trappola nell' acqua. Con un passo felino scatto e tiro su tutto d'... (continua) ![]() ![]() ![]()
PESCA AL LAGO Dopo aver fatto i primi tentativi di pesca in un piccolo fiume vicino a casa mia, sono andata insieme al mio assistente, Sampei alla riscossa, nei piccoli laghetti dove pesce ce ne è in super quantità, viva la qualità.
All' entrata, chiedo informazioni come un tenente colonnello che cerca un esercito. Noleggiamo due canne da pesca abbastanza semplici, già con la lenza su, poi due vermicelli, due o tre di numero, dammi una scatola ti cerco il tesoro, pappagallo indicami la via segreta. Il signore dice che se non siamo pratici nella pesca non pescheremo niente, beh ma non ci sono le selezioni di Masterchef del grembiule grigio pre- ingresso? Dopo averci squadrato al quadrato, ci dice di andare nel laghetto uno o al massimo due. Il laghetto uno ha un colore verde stagno e non si vede niente, mentre nel secondo ci sono tutte le persone. Andiamo anche noi lì e iniziamo a pescare. Come porta fortuna faccio una danza con salterelli, prendo il slancio indietro e avanti inch... (continua) ![]() ![]() ![]()
Pesci Mi piaceva pescare forse perché piaceva a mio padre.
Mio padree oggi ha 87 anni,cardiopatico con fibrosi polmonare. Sono stranamente confuso perché mi mancano antichi tempi. Forse sono confuso dal fatto di essere anche io cardiopatico Poi penso che non me ne importa. Io ho ancora voglia di fare a cazzotti. Io fumo ancora perché non ho paura di morire. Vado a 200 alle ' ora. Ma ciò che invidio a mio padre è il suo equilibrio. Io sono pazzo sono incazzato.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Piccola chiave Seduto per terra, accanto alla bicicletta, un ginocchio piegato sul quale appoggi il braccio, lasci cadere la mano che unisci all'altra, una camicia scura e un pantalone che si intuisce largo, e quello sguardo, con un pezzetto di sorriso che nei tuoi occhi soffia un po' di malizia, la mano di un amico in piedi dietro di te, si appoggia sulla tua spalla destra e così gli altri accanto, mani che si congiungono sulle spalle, gesti di forza, sostegno, di chi come voi si allontanava da anni di guerra.
Io ero la più piccola di tre figlie femmine, le bimbe del postino. Il postino era una figura intima per le famiglie, in particolare quando un segreto si addentrava nella carta da lettere, tatuava storie infedeli o da celare ai familiari con l'inchiostro sulla busta con un imperativo “ consegnare nelle proprie mani “. Per te era un giuramento, non mettevi quella lettera di clandestini respiri nella borsa con le fibbie di cuoio consunte, ma nella tasca e da lì scivolava come un rivolo di c... (continua) ![]() ![]() ![]()
PICCOLE DONNE “Sto uscendo, vado da Grecheddu. Quando la pentola inizia a bollire abbassate la fiamma.”
Nel mio paese c’erano due empori che si facevano la concorrenza dagli anni cinquanta, uno era della famiglia Farris, soprannominato Botto e l’altro era appunto della famiglia Grecu, Grecheddu per via del diminutivo. Giusto il tempo che mia madre si infilasse una borsa sul braccio e varcasse l’uscio ed io e mia sorella Graziella sprangavamo la porta, che altrimenti restava spalancata per tutto il giorno, per dedicarci, occhio alla sveglia con la gallina che beccava poggiata sul caminetto, alle nostre attività segrete. Mentre lei spalancava la credenza per tirar fuori il pentolino io trascinavo la Borletti in mezzo al corridoio, davanti alla porta del cortile, in modo che fosse ben illuminata dalla luce che vi entrava. Capitava spesso che nostra madre, dimenticata qualcosa, tornasse indietro entro qualche minuto e noi nel giro di quei pochissimi istanti garantitici dalle sei mandate del passante... (continua) ![]() ![]() ![]()
Picula ad caval Il freddo intenso della pianura Padana era l'ambientazione ideale di questa pietanza a base di carne di cavallo. Sapori intensi nell'anno tra le brume nel servire la Patria nel lontano 1989.
“La patria è la dove si muore con la spada in pugno! Non qui dove le uccidi i suoi poeti.” Non eravamo nell'Andrea Chenier, non avevamo la spada in pugno, ma il Garand era pericoloso anche dalla parte del calcio. A Piacenza ho imparato a degustare questa pietanza, il secondo ideale, abbinato al barbera, per il clima invernale dell’alta pianura padana, specie a cena, con fuori la nebbia che ti lasciava gli indumenti inzuppati di acqua, e ti rendeva difficile ogni attraversamento di strada ridotti come gatti mézzi ad attraversare alla svelta, perché le auto proprio non le potevi vedere che all’ultimo momento. La “Pireina”, dal “Gnassu” era la la cattedrale nascosta dove si officiava il rito; un locale sempre pieno di gente perchè era proprio uno specialista. ![]() ![]() ![]()
Pietra Rosa - Storia vera di una piccola emigrante (prima parte) Cinque sassi nella memoria
Tamburellare con le dita sul tavolo a ritmo di tango, con la mano destra e con la sinistra sgranocchiare (si può dire sgranocchiare?) nespole un po’ rattrappite dal sole mi aiuta a sopportare questo caldo malaticcio. La pigrizia ha ormai conquistato ogni mia cellula. I noccioli delle nespole sono grandi e hanno un bel colore non particolarmente definito. Non so dove metterli. Li poggio sul tavolo, ne faccio un bel mucchietto. Li guardo, ho mangiato troppe nespole. Un brano del vangelo degli Esseni dice di fare attenzione a quanto mangiamo, che bisogna mangiare sempre meno di un terzo solo così saremo graditi agli occhi di Dio. Diavolo tentatore. Smetto di mangiare mentre continuo a tamburellare guardando quei noccioli lisci, levigati, quasi tutti uguali. Quasi inconsciamente ma con maestria atavica inizio a giocare con cinque di essi facendoli girare e rigirare ora sul dorso ora sul palmo della mano. Questo gioco mi riporta inconsapevolmente indietro negli a... (continua) ![]() ![]() ![]()
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