RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
INNO ALL'AMORE INNO ALL’AMORE
(Si dice) Alla corte del Re Giorgio, ![]() ![]() ![]()
Inopportuna Stavo in una nuvola di fumo di sigarette, e col bicchiere sempre pieno alla scrivania a sentirmi
un po’ Gianni Brera, quando per posta elettronica mi arriva su quel che ho da poco terminato di scrivere …anche solo il titolo di quel che Dio ha voluto donarci “Vita” è un perfetto insieme di accordi. La nostra assonanza lo sarà ancora di più: giorni resi sempre freschi dall’abitudine dei nostri sguardi come un tackle scivolato in zona Cesarini, il messaggio di un caro amico che a dire il vero ha poco a che fare con il football. Parla di ansia immensurabile di ripetere una tale notte che ti inonda di fremiti per la ricordanza dei sublimi tremiti donati dal suo accarezzamento, e della sua libidine che premeva contro di lui alla ricerca di ripetuti amplessi. Della bocca di lei avvezza agli eccessi, della sua lingua umettata, i suoi baci lascivi, le mani che lambivano senza sosta i corpi dell’uno, dell’altro. Dice che sentiva il suo piacere dall’antro della sua bocca eromp... (continua) ![]() ![]() ![]()
Io resto a casa Sono giorni difficili questi per la nostra Italia, ci viene chiesto di restare a casa, rinchiuderci in uno spazio limitato, sì certo è un luogo per noi piacevole, dopotutto è CASA...ci passavamo gran parte del tempo anche prima, però credo che ci sia una leggera differenza tra il prima e il dopo.
Stavamo in casa ma avevamo la libertà di uscire, ed era una scelta restarci. Ad oggi è qualcosa di ben lontano da una scelta. Però più che reclusione forzata la chiamerei “CORAGGIO”. Ci vuole coraggio per vivere e sopportare un ritmo di vita di questo tipo. È sciocco pensare che non è poi così tanto difficile, certo ci viene chiesto di restare a casa, e non di eseguire un lavoro forzato.. ma non si parla di quanto sia faticoso a livello fisico, ma quanto sia usurante a livello mentale. È usurante, non tanto per quello che abbia e stiamo passando ma per quello che ancora dobbiamo sapere. L’ignoto è sempre qualcosa che sa disorientare l’uomo. Non abbiamo una data di scadenza, si spera solo... (continua) ![]() ![]() ![]()
ITALIANO, STAI SERENO Italiani, state sereni …. nascondete ben bene la testa sotto la sabbia e vedrete che “i fumi” dell’atomica andranno da un’altra parte; c’è sempre lo stellone italico (sic!) che protegge , furbetti, “gretini” e italioti.... (continua)
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Keep calm... la bestia vive ancora Ho una rettifica da segnalare sul precedente articolo, “Keep calm... che ti frego le password”.
In quel documento, avevo supposto che Google avesse fermato quella funzionalità, visto che i miei tentativi di replicarla giorno 11 marzo erano falliti. In realtà, pare che abbia solo alterato le circostanze in cui questa parte. Circostanze, come ho già detto, molto sfuggenti. Oggi, 15 marzo 2015, ho fatto un nuovo test, in condizioni diverse, che ha dimostrato come la bestia sia ancora in vita, in agguato, pronta ad attaccare. Il nuovo video si trova a questo indirizzo: http://youtu.be/PNR9XA4fLrU Di nuovo, ho usato due pc virtuali. Il primo apparteneva ad un ipotetico signor Jugale. Chi, come me, è calabrese, credo coglierà la neanche tanto sottile allusione. Che non vuole assolutamente essere offensiva. Lo strumento che utilizziamo è così complesso che anche un grande esperto di informatica rischia di essere un vero Jugale in certe situazioni. Impossibile conoscere, e c... (continua) ![]() ![]() ![]()
Keep calm… che ti frego le password (prologo) Sto per pubblicare un articolo avente come titolo “Keep calm… che ti frego le password”, che in pratica sarà la versione scritta di un video che sto per mettere su YouTube.
Articolo e video mostreranno come il browser Google Chrome poteva, molto pericolosamente, rendere disponibili ad altri sia l'elenco dei nostri link preferiti e la cronologia delle nostre “frequentazioni”, infrangendo così ogni elementare regola di protezione della privacy, sia, ancora più grave, le nostre credenziali di accesso (utente e password) ai vari servizi web che possiamo aver memorizzato nel nostro browser per evitare di doverle digitare ogni volta: posta elettronica, account del social network che frequentiamo, servizi bancari on line e quant'altro. Dico “poteva” perché mi è capitato un fatto un po' strano. Pare che Google abbia risolto il problema. “Strano”? Che c'è di “strano”? Ogni giorno migliaia di programmi vengono corretti o migliorati, ne sappiamo qualcosa, per esempio, con la fastidiosa f... (continua) ![]() ![]() ![]()
Keep calm… che ti frego le password. ATTENZIONE: quello che segue è l'articolo originario scritto il 10/03/2015, dopo aver realizzato il video che registrava il comportamento descritto da pubblicare su YouTube.
Il giorno dopo, 11/03/2015, tale comportamento non si verificava più. Probabilmente, Google ha corretto il suo programma (giusto allora!). O forse ha solo alterato le condizioni in cui quanto descritto avveniva. Non ho modo di saperlo. In ogni caso, questo bug, o questa “funzionalità”, è stata attiva per almeno qualche mese, fino, appunto, al 10/03/2015. E poiché non ho notato alcuna comunicazione in proposito da parte di Google, ho pensato di pubblicare lo stesso il lavoro, per mettere in guardia chiunque si fosse trovato nella situazione descritta (aver consultato la propria casella Gmail con il browser Google Chrome sul computer di altri, o aver concesso ad altri di usare il suo computer per farlo), e suggerirgli, quanto meno, di cambiare al più presto le password che eventualmente ha memorizzate nel suo brows... (continua) ![]() ![]() ![]()
L''orizzonte Approdai
e la terra disse di me come figlio di guerra sotto il giogo del mondo mi ritrovai dalle parole trafitto dalla speranza fui retto e di quell'uomo che dicono figlio di sogni fuggito da un Affrica dai pochi guadagni dalle terre bruciate dal sole da una lente che la guarda mentre muore Quella terra di cui dite bruciata travolta madre d'armi e di rivolta fu la madre dei miei figli che io jeri dissi fratelli ch'io oggi vedo sui muri nel sangue sparso nel rullo dei tamburi della musica d'una terra ch'accompagna quelle anime i figli di questa stessa terra che voi chiamate vostra ch'io vedo giostra. E questo giogo ch'io chiamo salvezza all'approdar della nave non mi da vittoria nè fa di voi vinti. e la tenerezza ![]() ![]() ![]()
Opera non ancora approvata!
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Opera non ancora approvata!
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