RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
||
Lista Racconti |
Delirio Anarchico A cerchiata, appartenenza dentro il mondo.
Carbonari che non tollerano l' ordine. L' ordine è un sottoprodotto del caos, chi ama l' ordine ama solo una parte del tutto. Disprezzare il caos è come amare la moglie e disprezzare la suocera che l' ha generata. Meglio non insistere su questo punto, capisco... L' ordine è un brutto vizio, ci si rimane dentro da bambini " imparati " da genitori che davvero vogliono che i figli seguano le rotaie del mondo. Poi da grandi, quei ferrovieri cresciuti, non possono deragliare, troppe persone vanno nella identica direzione. Giustificare l' ordine ha pro e contro, la sicurezza è un falso pro in quanto sta dentro il caos, la libertà è spesso pericolosamente contro per lo stesso motivo, ovvio. Il caos viene considerato come una bestia selvatica, da domare, e l' ordine si sforza pur di contenerla, spendendo immense energie. Si limita la bestia negli spostamenti, la si relega ad una stalla galera per la n... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio automobilistico Vi propongo un gioco...avete mai guardato il muso
di un' automobile provando l' impellenza di imitarne l' espressione? Alcuni fanali sembrano occhi orientali, per esempio. Le auto hanno davvero una faccia ! Il gioco si pratica nei parcheggi, di solito si gioca in 3 o 4, ma non c' è limite ai partecipanti. Di fronte ad ogni auto, gli ironici concorrenti imitano con la propria smorfia il frontale. A maggioranza si decide chi ha fatto l' imitazione più convincente...vince il più scemo. Attenzione a chi vi osserva, la gente comune non ha il senso del ridicolo neanche tra due facce innamorate in un frontale...smack. Le macchine si baciano nei parcheggi davvero ! Ne ho baciata una inavvertitamente e mi son preso uno schiaffone dalla conducente. Alcune parti delle auto hanno nomi improbabili, ci avete mai pensato? Il parabrezza: provate in autostrada a farne a meno... Che dolce brezza leggera... Il lunotto posteriore, non ha la forma della luna né ricorda il nu... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio consapevole Cosa succede attorno ai miracoli ?
Davvero il paesaggio si rinnova di luce confortante e risponde con il silenzio di cinguettii e l' arrestarsi del flusso dei torrenti? É davvero l' unico momento in cui si può guardare il sole senza conseguenze ? Davvero in quel momento il suddito può guardare in faccia il suo re senza abbassare lo sguardo ? Il miracolo contiene il germe che prelude allo stupore, sfrutta la consapevolezza degli uomini che non possono affermare di aver sognato; il miracolo sa di avere con il sogno un rapporto duale e sincero. Non si sovrappongono, si inseguono. É una coppia ben collaudata e saggia, che cerca dopo millenni di continuare a stupirsi a vicenda, mantenendo ritmi irrinunciabili e pochi ma basilari punti fermi, l' universale rapporto in concordia. Il miracolo ha già letto e tradotto da ogni linguaggio quel che sarà scritto. Il sogno imparerà dal miracolo tutto ciò che la notte ha già divulgato senza coglierne il s... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio dei burattini ombelicali Li vedo galleggiare eretti, alberi con radici
aggrappate nel buio, come sempre succede quando sono in salute, galleggiano eretti. Come burattini al contrario si muovono, sottosopra e senza possibilità di fuga, come sempre succede, eretti ma aggrappati nel buio dei fondali marini. Producono gemme di sale, che brillano a chilometri di onde. Le piccole imbarcazioni corsare commerciali vedono senza l' ausilio del binocolo queste ricchezze e fan rotta su di loro al primo riflesso per raccogliere queste gemme da sbriciolare una volta approdati...prima porterebbe sfortuna. In via eccezionale, sul tragitto verso la costa, i marinai sbriciolano per il mare poche gemme, il capitano lo permette per la riproduzione di questi alberi marini che consentono al mare di essere salato per difendersi dal putridume. Quando gli alberi del mare tirano i remi in barca morendo, cadono e si liberano dai fili, e come burattini contrariati, galleggiando, viaggiano liberi. ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio della tavola rotonda Il pub Efèbo mi ha commissionato 24 tavole rotonde,
così su due piedi, ho risposto al gestore che avevo un' idea migliore su un piede solo e lui mi ha chiesto un prototipo; così, su due piedi, senza neanche organizzare una tavola rotonda per discutere i particolari. Mi sono messo all' opera cercando di concepire una tavola stile tavola da cucina che al momento del languorino possa fùngere da tavola su cui poi ci possa mangiare sopra. Davvero bella e così tonda da sminuire Giotto. E non volendo sminuire Giotto ma solo accostarmicisi sfruttando peraltro il suo nome, ho pensato di chiamarla TavolaGiotto. Questa tavola senza angoli visibili ha un piedistallo unico che ho costruito così, su due piedi. Talmente stabile da far invidia a qualsiasi stabile nipponico, ma io non voglio provocare il terremoto, e non voglio essere irrispettoso verso la natura che ci fa ballare come un dj pazzo che decide solo lui quando si balla e quanto. Dunque ho chiamato... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio di una vita in tasca A questi stracci di fortuna affido il mio oro.
A queste sembianze povere che non lasciano trasparire quei piccoli diamanti grezzi che ho raccolto, cercati per tutta una vita. Ho il frutto del lavoro di una vita in una mano mentre l' altra si appoggia istintivamente ad una schiena spezzata dalla fatica e dall' età. Questo fagottino che ora stringo nel pugno, liso dalle strusciare dentro le tasche, consumato dal sale del sudore nelle lunghe camminate a cercare dentro miniere spremute ed abbandonate da anni per anni e anni; un fagottino che avvolge la fortuna che venderò per riscattare la mia prima e davvero voluta compagna, la vecchiaia. Ero troppo povero o così pensavo di essere per le donne, volevo per loro una vita dignitosa. Un povero cosa offre ad una donna ? Stando solo ne avrei salvata almeno una dalla mia povertà, magari anche tre o quattro. Nella mia coscienza spero di aver fatto del bene. Magari ho in tasca tanti diamanti da mettere al di... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio di una volta C' era una volta, davanti a casa mia,
molto grande e spaziosa. Tutti ci volevano passare sotto con la scusa che fosse grande e spaziosa, ah, le scuse ingenue di una volta; in verità si fermavano sotto la volta le biciclette colte da temporale improvviso in quanto la volta proteggeva dalla pioggia, così larga e spaziosa. Era come casa mia che però una volta non c' era. Poi fu costruita con sassi bianchi e mattoni pieni, coriacea, come le case costruite di una volta. Una volta le case eran tutte grandi e spaziose, non c' era il problema odierno dell' alta tensione abitativa nelle metropoli; erano pure loro molto grandi e spaziose. Oggi si costruisce tenendo conto del piano regolatore che regola dove e come costruire una volta o una casa in mattoni veri come codesto delirio; non è vero, almeno in parte. Il piano regolatore in realtà è stato creato per limitare la velocità degli autoveicoli. Una volta andare a sbattere contro una volta era meno p... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio ieri oggi e domani Scappare sarà una soluzione definitiva questa volta, vieni con me, proprio ora sta facendo luce sul nostro mondo.
Non ci crederai ma là ci sono solo bambini, e noi non insegneremo ma ascolteremo loro, i mari laggiù, sono una fonte di vita perché, se non altro, nessuno ci ha pianto sopra e l' acqua si può bere. I fiumi in cui gettarsi per lavare il sudore ed il tempo sprecati; e poi tanti alberi silenziosi sui quali i bambini si arrampicano come fossero dei buoni padri con cui giocare. Sulle spiagge le conchiglie cullano i più piccoli. Se vieni con me ti stupirai che la parola amore non esista in quanto non ce n'è alcun bisogno; ogni stella è grande come il sole ed ogni bimbo ne ha una. Vedrai milioni di soli ardenti durante il giorno, ma al momento opportuno tutte queste infuocate meraviglie diventeranno puntini. La luce avrà rispetto del sonno di queste splendide creature...un po' come qui in una notte d' estate stellata...Ricordi cosa successe quella notte di venti anni fa? T... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio in luce Tra i fattori ambientali più importanti,
nel valutare l' impatto di un paesaggio sulle nostre emozioni... la luce di quel particolare istante è per importanza il primo fattore. La luce con cui il paesaggio viene " raggiunto ", intendo. La luce raggiunge tutto e tutti con la stessa forza, è poi noto che vediamo e viviamo anche grazie alla trasformazione della materia in luce. La luce calpesta e balla negli occhi in ogni modo e momento, è forse per questo che, incontrandoci, ci guardiamo negli occhi? Ci guardiamo là dove la luce viene raccolta; è un caso che questa parte ( la più sincera e bella ) sia sempre la prima ad essere ricercata nel volto di chi vogliamo sondare e fuggita nel viso di chi non vuole sia colta la sua anima, la verità ? Nel pianto, acqua salata sgorga dalla fonte che la luce raccoglie. Nel pianto, oscuriamo anche la luce, accompagnati da una musica orrenda diretta dal peggiore singhiozzo che soffia nei fiati ... (continua) ![]() ![]() ![]()
Delirio opposto È più importante apparire che essere, giusto !
Se l' apparenza inganna figuriamoci l' essenza. Hai una bella macchina, una bella casa ed una splendida moglie. Pian piano capisci che non sei proprio stato creato per guidare, infatti ogni volta che bevi due birre centri un marciapiede, appena puoi te ne vai in campeggio e sai bene di esserti sposato perché si fa così e basta. Poi hai un bel lavoro, amici interessanti ed un sacco di soldi. Il lavoro sarà pure bello ma a te non piace lavorare, gli amici che consideri interessanti sono proprio come te ed i soldi li usi come antidepressivo , sprecandoli in minchiate, shopping inutili, troie, trans & videopoker. In un fortunato giorno ti illumini di essere un perfetto coglione; cosa fai dunque ? Molli tutto, e con lo zaino in spalla cominci a camminare. Durante la marcia incontri uno che ti assomiglia tantissimo, anche lui ti nota per la stessa ragione e queste due gocce d' acqua appesantite so... (continua) ![]() ![]() ![]()
[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17 ][ Pag.18][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ][ Pag.25 ][ Pag.26 ][ Pag.27 ][ Pag.28 ][ Pag.29 ][ Pag.30 ][ Pag.31 ][ Pag.32 ][ Pag.33 ][ Pag.34 ][ Pag.35 ][ Pag.36 ][ Pag.37 ][ Pag.38 ][ Pag.39 ][ Pag.40 ][ Pag.41 ][ Pag.42 ][ Pag.43 ][ Pag.44 ][ Pag.45 ][ Pag.46 ][ Pag.47 ][ Pag.48 ][ Pag.49 ][ Pag.50 ][ Pag.51 ][ Pag.52 ][ Pag.53 ][ Pag.54 ][ Pag.55 ][ Pag.56 ][ Pag.57 ][ Pag.58 ][ Pag.59 ][ Pag.60 ][ Pag.61 ][ Pag.62 ][ Pag.63 ][ Pag.64 ][ Pag.65 ][ Pag.66 ][ Pag.67 ][ Pag.68 ][ Pag.69 ][ Pag.70 ][ Pag.71 ][ Pag.72 ][ Pag.73 ][ Pag.74 ][ Pag.75 ][ Pag.76 ][ Pag.77 ][ Pag.78 ][ Pag.79 ][ Pag.80 ][ Pag.81 ][ Pag.82 ][ Pag.83 ][ Pag.84 ][ Pag.85 ][ Pag.86 ][ Pag.87 ][ Pag.88 ][ Pag.89 ][ Pag.90 ][ Pag.91 ][ Pag.92 ][ Pag.93 ][ Pag.94 ][ Pag.95 ][ Pag.96 ][ Pag.97 ][ Pag.98 ][ Pag.99 ][ Pag.100 ][ Pag.101 ][ Pag.102 ][ Pag.103 ][ Pag.104 ][ Pag.105 ][ Pag.106 ][ Pag.107 ][ Pag.108 ][ Pag.109 ][ Pag.110 ][ Pag.111 ]
|
||||||||||||||||||||||||||||||||