RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Delirio psichiatrico Un' idea, nella testa si accende una lampadina.
Questo devono aver pensato quando psichiatri illuminati hanno inventato la terapia elettroconvulsivante...non capendo certo, che alcune persone erano raggiunte da una luce multicolore che sfuggiva ai loro strumenti diagnostici. Erano strumenti di agnostici forse, non captavano la fede che ogni sofferenza intrinsicamente contiene. La parola " contiene ", in questi luminari evocava solo il contenimento forzato, in un letto. Un bondage senza gioie, solitario...e l' onanismo, appena liberi. Chi provava freddo per l' abbandono della famiglia era ricompensato, legato ad un termosifone. Chi alzava le mani veniva subito bloccato...anche chi le alzava al cielo solo per chiedere " Perché tutto questo? ". Le visite erano strazianti per le famiglie e lo erano ancora di più per chi vedeva i colleghi carcerati più fortunati riceverne. Le innumerevoli sigarette strafumate erano forse l' unica consolazione per baci man... (continua) ![]() ![]() ![]()
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Destabilizzazione alienante In tutte le società e in tutti i periodi storici, la cultura è assoggettata al potere dominante; non c'é scambio, condivisione confronto tra culture diverse, la maggior parte delle persone vive all'interno di una realtà locale molto predeterminata, con un forte rapporto di contenimento: una monocultura assorbita per osmosi. Fin dai primi anni di vita gli viene inculcato il senso e il valore di ogni cosa. Così tutti devono pensarla allo stesso modo sul senso della vita e della morte, della famiglia e dei figli, del lavoro e dei soldi, del benessere e della sofferenza, di tutti gli aspetti della vita del singolo, della comunità e dell'umanità tutta intera. I punti di riferimento di cui percepisce il bisogno un uomo per sentirsi a suo agio in questo mondo. Tutto é così e basta! Non c'é neppure coscienza della possibilità di pensarla diversamente. Rarissime le persone capaci di sganciarsi coscientemente dalla cultura dominante che li circonda per pensare in modo autonomo, i cosiddetti Spir... (continua)
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Di Luna, e del suo amore. “Qualcuno viene e si prende cura di te... come te hai fatto con me e il nostro gregge...sta qui accanto a me Luna.”
Fiorindo si è accasciato alcuni minuti prima, sulla terra appiccicosa dalla gelata notturna, che si attacca alle sue ginocchia, al braccio, ai capelli; lenta mentre il suo corpo scende sul campo, lenta macchia il pelo bianco di Luna che accanto a lui, distesa con il muso poggiato sulla zampa, aspetta. “Che t'è successo Fiorindo?! Fiorindooo...” Luna li sente urlare e li vede correre verso di lei. Il suo padrone non si alzerà più, non ci sarà il suo fischio a richiamarla all'attenzione delle pecore, né la pacca leggera ripetuta sul fianco e il tintinnio della ciotola di metallo davanti al fuoco acceso o nelle notti stellate, che il silenzio ammanta e la Maremma cala il legame nel tuo sangue e non ti lascia più. Luna è un pastore maremmano, femmina, di tre anni. Guarda gli uomini che corrono verso il pastore senza vita ormai. La prenderanno sì, ma lei ha solo due padron... (continua) ![]() ![]() ![]()
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DIARIO DI BARBARA (seconda pagina) Credo che scriverò quasi ogni giorno su questa agenda di tanti anni fa. Cancellerò le date e i vecchi appunti. Metterò nero su bianco il nero e il bianco che ho dentro. Parlerò a Dio, a me stessa, agli sconosciuti.
Il cammino verso me stessa.. Camminavo adagio percorrendo la strada che da casa mia porta ad un parco intriso di primavera e nostalgia. Ho iniziato a correre, prima adagio, poi sempre più velocemente. Più mi allontanavo da casa e più sulla bocca si allargava un sorriso altero e soddisfatto. Non mi stancavo. Correvo. Tra i capelli la brezza frasca delle prime ore della sera, nelle orecchie la musica del canto degli uccelli, nei miei occhi scorrevano immagini tutte uguali, la mia pianura si rivelava di una tale bellezza da riuscire a entrarmi dentro come fosse stata l'aria stessa. Sono viva. Ho pensato. Sono viva. Tutto mi commuove. Non mi occorre altro. Sono vera. Mi sono fermata. Mi sono inginocchiata sull'erba. Mi sono sdraiata sul prato di soffioni del parco incantato.... (continua) ![]() ![]() ![]()
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